Questa sì che è una bella notizia! A Todmorden, un piccolo borgo dello Yorkshire, in Inghilterra, la popolazione locale, dopo essersi chiesta cosa poteva fare a livello locale per contribuire a migliorare il mondo (sì, proprio così, “migliorare il mondo”), ha deciso di piantare verdure sui balconi, nei giardini, fuori dai posti di lavoro, lungo i bordi del cimitero, ovunque.
L’iniziativa si chiama simpaticamente “Todmorden incredible edible – Todmorden incredibilmente commestibile”, ed è stata avviata da due donne della comunità locale. Essa ha avuto talmente successo che ora tutta la comunità (comprese le imprese locali) le ha seguite, l’amministrazione comunale ha dato il permesso di piantare in luoghi pubblici 500 alberi da frutto e la città si è posta l’obiettivo di diventare addirittura autosufficiente dal punto di vista alimentare entro il 2018. Ci riusciranno? Beh, incrociamo le dita!
L’iniziativa ha davvero dell’incredibile sia per gli effetti benefici sul territorio (una sorta di chilometri zero spinto alle estreme conseguenze), ma sia specialmente per la partecipazione di tutti alla straordinaria impresa e per l’inizio dell’eliminazione, di fatto, della proprietà privata sui prodotti della terra. Tutti sono liberi infatti di prendere quanto abbisognano e mettono a disposizione degli altri i propri frutti.
Niente sussidi europei, niente sussidi statali, basta con le importazioni, basta con verdura e frutta fuori stagione, local not global.
E basta anche, dico io, con orribili pini ed altre piante esotiche nelle aiuole e nei giardini!
Buone notizie dunque da Todmorden. Ma, adesso che ci penso, siamo in Inghilterra. E se oltre alle verdure piantassero anche l’Erba di Grace? Non sarebbe una cattiva idea…