L’Emilia del terremoto si rialza, lavora da matti e vince. Anche alle Olimpiadi di Londra. Le ultime soddisfazioni arrivano da due giovani che arrivano da Crevalcore e da Carpi. Il quinto oro per l’Italia ai Giochi arriva dal tiro al volo e dall’infallibile Jessica Rossi, ventenne di Crevalcore, poliziotta delle Fiamme Oro, che ha vinto la finale del trap (la “fossa” in italiano) con una mira da fenomeno tanto da sbriciolare una serie di record mondiali. Dopo le semifinali la ragazza bolognese ha infatti totalizzato 75 punti su 75 bersagli: neanche un errore e il primo primato mondiale (per i punti in fase eliminatoria) è stato abbattuto dopo 14 anni.
Poi Jessica ha continuato il suo show nella finale, lasciando le 5 avversarie al proprio destino. Loro ogni tanto sbagliano, lei quasi mai. Manca il primo (e unico) piattello solo al bersaglio del 17esimo tiro e il risultato è 99 su 100. E via un altro record mondiale. Il precedente record olimpico era di 91 su 100, il precedente record mondiale era di 96 su 100. Per l’Italia è il primo oro olimpico nella fossa olimpica e per Jessica arriva in occasione della sua prima Olimpiade. Il medagliere italiano è ora composto da 5 ori, 5 argenti e 3 bronzi.
Una medaglia che la giovane emiliana ha cercato con tutto l’impegno per poterlo poi dedicare alla sua Regione colpita dal terremoto. Proprio la famiglia di Jessica solo ieri è tornata a casa dopo essere sfollata dopo il sisma di maggio che ha stravolto l’Emilia: “Ancora dormiamo nei container dietro casa, ma appena ieri abbiamo sistemato la casa. Un regalo per nostra figlia, dopo il suo regalo a noi di oggi” hanno detto i genitori. “Mi porto dentro questa voglia che abbiamo noi emiliani di non fermarci davanti ai problemi – ha detto ieri al Resto del Carlino Jessica – ma di fare il meglio che si può per risolverli. Sono sfollata anch’io, cercherò di far bene anche per chi, da un paio di mesi, non se la passa come gli altri”. Alle famiglie sfollate aveva già dedicato l’argento degli Europei di aprile. “Noi emiliani abbiamo un carattere di ferro e molta determinazione – aveva spiegato in quell’occasione – Sono sicura che, esattamente come me oggi, anche le popolazioni colpite dal sisma sapranno tener duro e reagire nella maniera più efficace possibile”.
E oggi ha ribadito tutto questo, dopo la vittoria, a Rai Sport: “Ho pensato ai terremotati dell’Emilia. Ho pensato tanto a questo giorno e mi ha aiutato ad andare avanti tranquilla”. E il piattello mancato? “Ho riso, mi è venuto da ridere…”. Un’Emilia, “la mia grandissima Emilia”, che “non deve mollare mai”, ha poi aggiunto Jessica ai microfoni di Sky Sport. “Grazie ai miei genitori – ha aggiunto la Rossi – e a tutti quelli che mi hanno sostenuto per vincere questa medaglia. L’avevo preparata dall’inizio alla fine e non ho lasciato andare via mai una fucilata. Tutte le sere mi addormentavo con il pensiero di andare via con l’oro al collo, non sono contenta… Di più”. L’azzurra ci tiene poi a precisare: “Il nostro non è uno sport minore, noi portiamo le medaglie e siamo grandi”.
Svaniscono, invece, le speranze legate alla finale di un altro giovane azzurro, Gregorio Paltrinieri. Il 17enne di Carpi, che ieri si è qualificato con il quarto posto nei 1500 stile libero di nuoto, ma oggi ha mancato l’appuntamento con il podio, anche per qualche problema fisico (un fastidio muscolare a una spalla) che si è affacciato in mattinata. Strepitoso, in questa gara, Sun Yang: il cinese ha dominato la finale frantumando il precedente record mondiale e confermandosi principe del mezzofondo. Ha coperto la distanza in 14’31″02, andando da subito – dalla prima vasca – sotto la linea del precedente record mondiale. Argento per il canadese Ryan Cochrane (14’39″63) e bronzo per il tunisino Oussama Mellouli (14’40″31). Paltrinieri è 5° in 14’51″92.
“Sinceramente pensavo di fare meno di 14″51, perché ieri la gara l’avevo fatta proprio facile – ha detto Paltrinieri dopo l’arrivo – Oggi forse sarà che me li sono visti andar via tutti nei primi 50 metri, che le partenze così forti non riesco a tenerle e che mi sono messo su un passo che non era il mio”. “Le mie gare le imposto tutte così – ha aggiunto – parto forte e poi cerco di tenere il ritmo, ma questi sono partiti troppo forte: non è la mia tattica di gara, vedevo che prendevo Park ma negli ultimi 50 metri mi è andato ancora via”. Paltrinieri che dimostra forse anche più maturità di qualche suo compagno di squadra: “Italia da zero titoli? Evidentemente non ce li siamo meritati. E’ un risultato sotto le aspettative, ma non fasciamoci la testa. Ora dobbiamo solo pensare a lavorare e magari ai Mondiali di Barcellona vinceremo tante medaglie”.
L’odore di podio si fa più intenso, tuttavia, dopo la prestazione di Tania Cagnotto nei tuffi del trampolino da 3 metri: si è qualificata alla finale di domani sera con il secondo migliore risultato.
Atletica leggera – C’è anche un po’ di Italia nel trionfo della Cina nella 20 chilometri di marcia. Sul podio tutti atleti allenati nel centro di Saluzzo da Sandro Damilano: oro a Ding Chen (Cina) in 1’18″46, nuovo record del mondo; argento Erick Barondo (Guatemala); bronzo a Zhen Wang (Cina). L’argento del guatemalteco è la prima medaglia olimpica del Paese sudamericano. Drammatico finale per il campione uscente, il russo Valeriy Borchin crollato a terra a meno di un chilometro dal traguardo. L’italiano Giorgio Rubino ha chiuso 42° a 6’42”.
Sesto in semifinale l’italo-dominicano Josè Bencosme: l’azzurro ha pagato un’incertezza su un ostacolo in curva, quando era in lotta per il quarto posto (che poteva dare la qualificazione.
Libania Grenot è stata eliminata nelle semifinali dei 400 metri femminili. L’azzurra si ha chiuso al terzo posto, il nono assoluto, la seconda batteria con il crono di 51″18 ed è la prima delle escluse. La migliore è stata Amantle Montsho del Botswana in 50“15. L’azzurra, al termine della gara, ha accusato un affaticamento ed e’ stata condotta fuori la pista su una carrozzina. Miglior tempo di ingresso in finale per la russa Antonina Krivoshapka (49″81).
Beach volley – Dopo la coppia maschile Daniele Lupo e Paolo Nicolai (che hanno battuto i campioni olimpici statunitensi e incontreranno l’Olanda) anche quella femminile di Greta Cicolari e Marta Menegatti raggiunge i quarti di finale. Le italiane hanno battuto la Spagna con un 2-0.
Tuffi – Tania Cagnotto si qualifica per la finale del trampolino da 3 metri. La 27enne bolzanina ha chiuso la semifinale col secondo miglior punteggio: 362,10. Niente da fare invece per Francesca Dallapè: per lei solo il 15esimo posto (312,60) che la tiene fuori dalle migliori 12. Di un altro pianeta la cinese Wu Minxia, che chiude con 390,40. La finale è in programma domani alle 20 italiane. “Ma non posso fare la gara contro di loro (le cinesi, ndr) – avverte la Cagnotto – Oggi la He Zi (terza, ndr) ha sbagliato, non so se capitera’ un’altra volta”.
Pallavolo – L’Italia rimonta e batte l’Australia al tie-break: 15-13. Partita tutta in salita gli azzurri che hanno recuperato dallo 0-2 al 3-2 con tanta fatica. La prossima gara in programma con la Bulgaria.
Pallanuoto – Vittoria del Settebello azzurro nella gara di qualificazione del torneo maschile di pallanuoto ai Giochi olimpici di Londra. L’Italia ha battuto 9-6 il Kazakhstan. A decidere la vittoria azzurra le doppiette di Pietro Figlioli, Valentino Gallo, Christian Presciutti e Danijel Premus, a segno anche Amaurys Perez. Il Settebello campione del mondo con questa vittoria è matematicamente qualificato ai quarti di finale. L’Italia tornerà in acqua al Water Polo Arena lunedì per incontrare la Spagna.
Pugilato – Vincenzo Mangiacapre si qualifica per i quarti di finale del torneo di boxe nella categoria 64 kg. Il pugile italiano, originario di Marcianise, tesserato per le Fiamme Azzurre, ha eliminato l’ungherese Gyula Kate ai punti avendo la meglio per 20-14. Ai quarti di finale Mangiacapre affronterà il kazako Daniyar Yeleussinov mercoledì alle 22.45 italiane.
Scherma – La squadra azzurra di spada femminile è stata sconfitta ai quarti di finale del torneo olimpico. Sulla pedana londinese dell’ExCel Del Carretto, Navarria, Moellhausen e Fiamingo si sono arrese per 45-35 agli Stati Uniti. Il ct Cuomo, sul 35-30 per le americane, ha cambiato Del Carretto con Moellhausen. Le italiane si sono poi finite settime.
Ciclismo su pista – L’azzurro Elia Viviani è secondo nella corsa ad eliminazione vinta dal francese Coquard e ora è secondo in classifica generale della specialità dell’Omnium (6 prove di tipo diverso nel velodromo, all’esordio nel programma olimpico). Domani si gioca una medaglia nelle tre prove che rimangono: inseguimento, scratch e km battuto solo.
Tiro a segno – L’americana Jamie Lynn Gray ha vinto la medaglia d’oro nella carabina 3 posizioni da 50 metri. Argento alla serba Ivana Maksimovic, bronzo alla ceca Adela Sykorova. Le azzurre Elania Nardelli e Petra Zublasing erano state già eliminate in mattinata.
Triathlon – La svizzera Nicola Spirig ha vinto la medaglia d’oro nel triathlon femminile. L’elvetica si è imposta nella gara con 1,5 km a nuoto, 40 km in bicicletta e 10 km di corsa. Ha tagliato il traguardo in 1h59’48”, battendo al fotofinish la svedese Lisa Norden che si è dovuta accontentare dell’argento. Bronzo all’australiana Erin Densham. L’azzurra Annamaria Mazzetti (2h09’08“) ha chiuso al 46° posto.
Tennis – Serena Williams non ha lasciato scampo a Maria Sharapova nella finale del singolare femminile. La statunitense ha vinto l’oro sconfiggendo la russa in due set, 6-0 6-1, in appena 66 minuti. Per la Williams è un successo speciale questo di oggi a Wimbledon perché solo un un paio di mesi fa aveva vinto il torneo del Grande Slam giocato sulla stessa erba londinese. La medaglia di bronzo è andata alla bielorussa Victoria Azarenka. Tra gli uomini la finale sarà tra Roger Federer e lo scozzese Andy Murray.
Vela – Solo la classe 470 potrebbe portare delle soddisfazioni nella vela azzurra dove la coppia Zandonà-Zucchetti prova ad agganciare il podio ed ora è quinta. Ancora nelle retrovie Alessandra Sensini nel windsurf, 10^. Nella stessa specialità, ma al maschile, è 34esimo Esposito. Nel ‘470 femminile’ è ottava la coppia Conti-Micol. Nella specialità “Laser” Regolo è 35esimo, nel “Radial” la Clapcich è 19esima.