Il tiratore fiorentino trionfa nella carabina da 50 metri dopo aver conquistato l'argento dai 10 metri. Nel tiro a volo è secondo l'atleta di San Benedetto del Tronto dopo uno spareggio a oltranza. La ginnastica regala un bronzo: Morandi è terzo negli anelli. Il presidente della Federnuoto: "Qualcuno l'ha fatta fuori dal vaso"
Un oro, un argento e un bronzo. Il medagliere italiano si fa più ricco con la vittoria nel tiro a segno (Niccolò Campriani, 25 anni, di Firenze), la medaglia d’argento nella fossa olimpica del tiro a volo (Massimo Fabbrizi, 35 anni, di San Benedetto del Tronto) e una medaglia di bronzo nella ginnastica artistica (Matteo Morandi, 31 anni, di Vimercate che ha gareggiato negli anelli). La vittoria di Campriani è la prima vittoria di un italiano in questa disciplina e porta a 7 gli ori azzurri ai Giochi olimpici di Londra. Con il bronzo di Morandi il medagliere italiano comprende in tutto 16 medaglie: 7 ori, 5 argenti e 4 bronzi. Un nuovo successo che fa esultare il presidente del Coni Gianni Petrucci che indirettamente polemizza con Beppe Grillo: “Sfottetemi pure, dite pure che sono nazionalista, ma io sono fiero di essere italiano e presidente del Coni”. “E’ l’atleta ideale, bravo nello sport e nella vita”, aggiunge Petrucci riferendosi al neocampione olimpico che è ingegnere laureato con lode in ingegneria manageriale alla West Virginia University di Morgantown. “Oggi voglio essere felice e contento – conclude – Le analisi poi si faranno alla fine”.
Tiro a segno d’oro – Niccolò Campriani ha vinto la finale della carabina 3 posizioni dai 50 metri nel tiro a segno. E’ la settima medaglia d’oro per l’Italia ai Giochi olimpici di Londra. L’azzurro, fiorentino, 25 anni, si è dimostrato di nuovo infallibile dopo aver ottenuto la medaglia d’argento nella carabina 10 metri. Campriani ha ottenuto, durante le eliminatorie, 1180 punti, facendo registrare un nuovo primato olimpico dopo 120 tiri (1180 punti). Il precedente era 1177 (Raymond Debevec a Sydney 2000), a 6 colpi dal mondiale. In particolare aveva chiuso le qualificazioni al comando della classifica generale, con 1180 punti, record olimpico, dei quali: a terra 396, in piedi 390 e in ginocchio 394. Il fiorentino, poi, in finale, ha mantenuto il vantaggio sui rivali diretti: secondo e medaglia d’argento il sudcoreano Jonghyun Kimlo, terzo e medaglia di bronzo lo statunitense Matthew Emmons.
“Questa Olimpiade è un sogno. Ora spero che le mie imprese avvicinino i giovani a questo sport. Vorrei vedere i poligoni pieni di ragazzini” ha detto Campriani dopo la vittoria. Il tiratore toscano chiude la sua avventura ai Giochi con un argento e un oro. “Ora mi piacerebbe stare un po’ tranquillo con Petra”, dice alludendo all’altra azzurra del tiro Petra Zublasing, la sua fidanzata. E sul futuro: “Arriviamo a Rio (le Olimpiadi del 2016, ndr), poi vedremo”.
Tiro a volo: argento – Grande gara di Fabbrizi nella specialità della fossa olimpica, il trap, la specialità che già ha regalato all’Italia lo splendido oro di Jessica Rossi. Fabbrizi è arrivato allo spareggio per l’oro dopo aver concluso la finale a 146 su 150 piattelli in perfetta parità con Giovanni Cernogoraz. Anche nello spareggio i due tiratori si sono dimostrati quasi infallibili. Agli “shoot-off” il carabiniere di San Benedetto ha sbagliato il sesto colpo. La medaglia di bronzo è stata vinta, invece, dal kuwaitiano Fehaid Aldeehani, che ha avuto la meglio, nello shoot-off per la terza piazza sull’australiano Michael Diamond.
“E’ stata una bella gara. Sono soddisfatto: è mancata solo la ciliegina – ha detto Fabbrizi – Lo shoot-off è come i rigori nel calcio. Cernogoraz non voleva sbagliare: ci può stare di perdere. Onore al vincitore. E’ stata una sfida difficilissima. Gli ultimi giorni ho avuto pure un’infiammazione alla gola e non mi sentivo bene. Questa mattina, invece, è cambiato fortunatamente tutto”. “Sono un carabiniere, darei la vita per questa bandiera, non mi alzerei tutte le mattine se sapessi di non poterla vedere issata – ha concluso – Sono affezionato al mio Paese e all’Italia, per me già 20 giorni fuori dall’Italia è come una condanna”.
Ginnastica artistica: bronzo – Sono confermate anche le previsioni per l’Italia nella ginnastica artistica. Dopo la delusione per il quarto posto di ieri nel cavallo, oggi non ha tradito le attese Matteo Morandi: il trentunenne ginnasta di Vimercate ha conquistato la medaglia di bronzo, dopo essersi qualificato come secondo in finale, negli anelli. Morandi (che ha totalizzato il punteggio di 15.733) è stato preceduto dal cinese Yibing Chen, argento con 15.800 e dal brasiliano Arthur Nabarrete Zanetti con 15.900, medaglia d’oro. “Mi sono detto oggi: vacci cattivo. La forza non mi manca. L’unica cosina: l’arrivo, con un piccolo saltellino, poteva andare meglio. Bisogna comunque accontentarsi. Va bene così”, ha proseguito Morandi. “Vittoria dedicata a mia figlia Gaia, che mi dà un sacco di forza”.
Nuoto: “Figuraccia incredibile” – Non si placano neanche a due giorni dalla fine del programma olimpico le polemiche all’interno della Nazionale di nuoto. Questa volta, però, a parlare non sono gli atleti scontenti dei loro risultati né i giornali (accusati dalla Pellegrini e da Magnini di aver creato tutto il polverone), ma il presidente della Federazione nuoto Paolo Barelli: “Qualcuno l’ha fatta fuori dal vaso e la conseguenza è stata esporci ad una figuraccia incredibile. Certi interventi isolati sono stati irresponsabili… Il bilancio non è soddisfacente ma c’erano aspettative esagerate. Noi ci aspettavamo due medaglie, nelle nostre discipline, ancora non è finito il nostro programma. Abbiamo la pallanuoto, il nuoto di fondo, ancora qualche chance c’è, ma siamo a zero nelle piscine”.
Il presidente federale, che nei giorni scorsi aveva incassato la fiducia del presidente del Coni Petrucci, si è detto rammaricato per Tania Cagnotto. “Noi abbiamo toccato le medaglie con un dito con la nostra Tania Cagnotto – ha detto – Non ricordo un margine così ristretto tra una medaglia ed il quarto posto di Tania a 0,20 punti. Nel nuoto, le medaglie potevano giungere da Federica e da Scozzoli. Federica è una grande, da 8 anni è sempre lì e non è detto che debba sempre andare sul podio. Purtroppo i piazzamenti oltre il terzo non contano. In un circo mediatico come le Olimpiadi serve essere campioni. Siamo in carenza di risultati”. A proposito delle parole di Magnini, Barelli ha affermato che quello che è accaduto non doveva succedere. “Non è normale – ha spiegato Barelli – che preso dalla delusione abbia detto qualcosa di troppo di cui poi si è pentito. Il futuro? Fino a qualche settimana fa eravamo un esempio, i nostri tecnici i migliori. Non penso che ora sia tutto un disastro. Noi eravamo prudenti, speravamo in due medaglie, speriamo nella buona sorte perché ancora siamo in corsa. Probabilmente c’era un’aspettativa che andava oltre”.
Su Rossetto, poi, Barelli ha detto che spetterà a lui e ai suoi atleti decidere che cosa fare. “Lui è l’allenatore da quando è allenatore di Magnini e Dotto, scelto da Federica Pellegrini – ha spiegato – Lui è tale perché ha costruito un rapporto tecnico con questi atleti, che hanno fatto benissimo fino alle Olimpiadi. E’ un tecnico solido, un allenatore come altri… Da parte nostra ha la massima stima”. Un’ultima considerazione l’ha fatta sulla pallanuoto maschile. “Io ho visto un torneo equilibrato, con la Serbia sopra a tutte le altre – ha dichiarato – Noi non la incroceremo al quarto di finale. E’ un capitolo aperto, anche nel settore maschile mi attendo una elevazione di tono dei nostri giocatori, che finora sono stati contenuti nel gioco, diciamo così”.
Judo: primo caso di doping – Primo caso di doping ai Giochi di Londra. Il Cio ha squalificato il judoka statunitense Nicholas Delpopolo, trovato positivo ad un controllo dopo la gara olimpica del 30 luglio (categoria 73 kg in cui l’americano si era piazzato 7/o) al metabolita della cannabis.
Atletica leggera – Chiara Rosa non è riuscita a qualificarsi per la finale di lancio del peso femminile. Tra le 32 atlete in competizione, l’azzurra ha ottenuto la 15a prestazione nelle qualificazioni con 18,30 m e non riuscendo a rientrare nelle 12 finaliste. “Come testa ero al 110% – ha detto la Rosa – Fisicamente invece mi è venuta una borsite all’inserzione del tendine d’Achille e non ho voluto dirlo prima; ho fatto le Olimpiadi con la borsite. Ero al 90% ma ci ho provato con tutto il mio cuore, perche’ non c’e’ cuscino piu’ morbido di una coscienza pulita”.
Marzia Caravelli si è qualificata per le semifinali dei 100 ostacoli ai Giochi olimpici di Londra 2012. Con il tempo di 13″01 in batteria, l’azzurra ha ottenuto il quattordicesimo posto complessivo.
Kayak velocità – Con il tempo di 3.35.543 l’azzurro Maximilian Benassi non è riuscito a qualificarsi per le semifinali di kayak individuale (il K1) sui 1000 metri. Dei 22 atleti partecipanti alle batterie si sono qualificati per le semifinali solo i primi 16, Benassi è uscito con il diciannovesimo tempo.
Tiro a volo – Massimo Fabbrizi fa 25/25 nel quinto round e con 123/125 alle 17 si gioca la finale nel trap. Fuori il veterano Giovanni Pellielo, alla sesta Olimpiade.
Vela – Sale al terzo posto in classifica generale la coppia italiana che gareggia nella classe 470 di vela, Gabrio Zandonà e Pietro Zucchetti. I due si sono piazzati oggi ottavi e quarti nelle due regate in programma a Weymouth. Domani sono previste altre due prove e la medal race, riservata ai primi dieci e a punteggio doppio, giovedi, per l’assegnazione delle medaglie. In una giornata di sole e vento medio l’equipaggio italiano è stato capace di un prodigioso recupero nella prima regata dopo aver toccato la boa in partenza e per questo passato per ultimo alla prima boa del percorso. Nella seconda regata invece i due italiani hanno sempre navigato nelle posizioni di testa. Domani tornano in acqua Giulia Conti e Giovanna Micol che sempre nella classe 470, sono attualmente in quarta posizione.