L'ultimo della serie è lo spettatore che ha lanciato una bottiglia durante la partenza dei 100 metri. Il reato più comune è il bagarinaggio, poi spaccio, rissa, "elemosina", disturbo dell'ordine pubblico e ubriachezza molesta. E c'è pure chi è finito in manette per essersi travestito da poliziotto
Pochi secondi prima della partenza della gara dei 100 metri, proprio quando gli atleti erano sui blocchi pronti a scattare, uno spettatore che da qualche minuto gridava insulti e oscenità contro tutto e tutti ha pensato bene di tirare un bottiglietta di plastica in pista, a pochi metri da Bolt e compagni. Messo a terra non da uno spettatore qualsiasi ma da Edith Bosch, olandese che settimana scorsa qui a Londra ha vinto il bronzo nel judo, è stato consegnato alla polizia che l’ha arrestato. “L’uomo è ancora in custodia in una stazione di polizia della zona est di Londra – ha confermato stamattina la London Metropolitan Police – per fortuna il suo gesto non ha avuto conseguenze sulla gara”.
Fino a poche ore prima erano stati 114 gli arresti ‘olimpici’, secondo gli ultimi dati resi disponibili da Scotland Yard domenica sera. “Sono tutti arresti effettuati in operazioni di polizia relative ai Giochi – spiega un portavoce – avvenuti tra il 21 luglio e il 3 agosto all’interno dei siti olimpici e nei loro dintorni”. Secondo i dati forniti da Scotland Yard, il numero più alto di persone (58) è stato fermato con l’accusa di bagarinaggio. Poi ce se sono stati 10 arrestate per spaccio, 7 per rissa , 2 per aver chiesto l’elemosina, altri 2 per essersi travestiti da poliziotti e 11 per disturbo dell’ordine pubblico. E se 6 persone sono state arrestate per furto, 4 lo sono state per rapina, 3 per ubriachezza molesta e 1 per possesso di arma da fuoco.
L’arresto più curioso è avvenuto sabato 28 luglio all’ora di pranzo alla stazione internazionale di Stratford, a poche centinaia di metri dallo Stadio Olimpico. Qui un ragazzino di soli 17 anni è stato arrestato, portato in commissariato e poi rilasciato nel pomeriggio. Il ragazzino è stato arrestato utilizzando l’articolo 58 del Terrorism Act del 2000, ovvero l’articolo impiegato dall’antiterrorismo e dalle forze dell’ordine per fermare persone sospettate di “essere in possesso di informazioni che potrebbero essere utili a qualcuno che sta commettendo o preparando un atto di terrorismo”. Quello che la polizia sospettava potesse sapere questo 17enne, non è ovviamente dato saperlo.
Tra le 114 persone elencate da Scotland Yard non sono compresi i 6 artisti arrestati durante una performance ecologista a Trafalgar Square e i 182 ciclisti arrestati al termine della critical mass, 3 dei quali rinviati a giudizio. Allora i ciclisti furono accusati di aver organizzato una manifestazione anti-olimpica non autorizzata, e arrestati per violazione dell’articolo 12 del Public Order Act, quello sulle manifestazioni di piazza. Oggi quei 182 fermi non sono più considerati ‘arresti olimpici’. E allora perché sono stati fermati se, al contrario di quello che pensa il sergente di questo video, andare in bicicletta a Londra non dovrebbe (ancora) essere reato?