In tempo di crisi, si sa, piacciono le cose rassicuranti; non stupisce quindi che sia tornato l’odio per la Germania (o, come ha detto allo Spiegel quell’inguaribile romantico di Monti , i “sentimenti antitedeschi“). Il ritorno al buon vecchio “tedesco cattivo”, tanto caro al nostro immaginario collettivo alimentato a nazisti, soddisfa il nostro bisogno di un nemico con cui prendercela: i mercati e le agenzie di rating erano troppo virtuali e senza volto, mentre La Casta è già passata di moda.

La Germania invece è perfetta: i tedeschi soddisfano tutti i cliché del cattivo, a cominciare dall’accento tedesco. Inoltre in politica economica i “mangia-patate” sono effettivamente stronzi-fedeli al loro concetto di razza.

Quindi via l’immagine dell’islamico cattivo di questi anni, e toglietevi dalla testa i volti buoni del nazional-socialismo come l’ispettore Derrick o Rudi Voeller: ora c’è il volto severo di Frau Merkel (nitrito di un cavallo in lontananza), la regina cattiva dello spread con i crauti!

Se prima “culona inchiavabile” era l’ennesima gaffe berlusconiana, ora è diventato un serio e condiviso parere tecnico-economico (l’ennesimo punto a favore di Berlusconi sulla via del rientro: il suo nuovo partito non si chiamerà Forza Italia, ma Abbasso Germania – e di questo passo vincerà anche le elezioni).

Ed ecco che rinasce in Italia come in Europa una Resistenza che al grido trapattoniano di “Strunz!” si asserraglia sull’Appennino, pronta a respingere le truppe di tedeschi invasori che, in sandali col calzino, a passo dell’oca invadono d’estate la riviera Adriatica.

Il cerchio si stringe, ma soprattutto ottiene la sua quadratura: ora che è stata individuata una nazione nemica che sta sul cazzo a tutti (l’Iran ci sta mettendo troppo tempo a farsi l’atomica), si può finalmente fare quella Terza Guerra Mondiale che ci porterà tutti fuori dalla crisi. E che sarà quindi un remake della Seconda: è andata così bene che non si vede perché non ripeterne il successo. Con Bruxelles al posto di Norimberga e lo scudo anti-spread al posto del muro di Berlino; ma insomma, il senso è quello.  

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