Felice Belisario capogruppo dell'Italia dei valori a palazzo Madama, ha accusato il governo di aver tentato di votare la convenzione per la protezione delle Alpi, sebbene non ci fossero abbastanza parlamentari. La denuncia è correlata da alcuni scatti, dove due onorevoli sembrano "allungare le mani"
“Alcuni parlamentari hanno anche votato platealmente al posto di altri colleghi, svilendo ulteriormente il ruolo delle istituzioni, ma è evidente che la maggioranza non esiste e i pianisti stanno solo suonando il ‘de profundis’ di un’esperienza fallimentare”. L’Italia dei valori, per bocca del loro capogruppo Felice Belisario, ha accusato il governo di aver tentato di votare al Senato la convenzione per la protezione delle Alpi, sebbene mancasse il numero legale. La denuncia del partito di Di Pietro è correlata da alcune immagini, dove sono ritratti due onorevoli che nella foto sembrano “allungare le mani” verso gli scranni di loro colleghi.
L’affondo è arrivato nel giorno della 34esima fiducia richiesta dall’attuale esecutivo per far approvare la spending review, infatti Belissario ha continuato: “Ormai è chiaro, se non si va avanti a colpi di fiducia, il Parlamento non è in grado di funzionare”. Il numero legale è mancato in quell’occasione perché il Popolo della libertà ha voluto ricordare al premier Mario Monti che il partito del Cavaliere è essenziale per la tenuta del governo, dopo che il presidente del Consiglio ha lanciato la frecciata: “Con Berlusconi lo spread sarebbe a 1200″.
Il senatore dipietrista ha concluso: “Mentre il Senato si riunisce per discutere mozioni, ratifiche ed interpellanze grazie anche al senso di responsabilità dell’opposizione che ha acconsentito allo svolgimento dei lavori d’Aula, la maggioranza che sostiene il governo Monti non riesce neppure a garantire il numero legale”.