Cresce la polemica in casa Pdl sulle ultime affermazioni del presidente del Consiglio Mario Monti: “Con Berlusconi spread a 1200″. Maurizio Lupi prende la parola nell’Aula di Montecitorio durante le dichiarazioni di voto sulla Spending review, per manifestare il malessere del Pdl: “A novembre dello scorso anno i colleghi dell’opposizione dicevano che sarebbero bastate le dimissioni del presidente Silvio Berlusconi per far scendere lo spread di trecento punti; ebbene – continua – si è visto che in nove mesi di governo Monti: il problema non è questo”. Per Giorgia Meloni, deputato Pdl, si è trattato di una frase “un po’ inadeguata del premier Monti, si era detto che con il governo Monti lo spread sarebbe sceso ed è invece sinistramente simile a quello che c’era con il governo Berlusconi, dopodiché – afferma – io commentando su twitter, scherzosamente ho detto: ‘spero che il sistema di calcolo utilizzato non sia lo stesso utilizzato dalla Fornero per gli esodati'”. Un altro deputato Pdl, Guido Crosetto, da sempre critico verso Mario Monti, afferma: “Se parlassimo seriamente milleduecento, millecinquecento, settemila, non ha alcun valore e non esiste alcun calcolo per calcolare l’ipotesi di spread in scenari futuri, non mi sorprende, Monti – dichiara – fa parte di un altro mondo. Il giorno in cui ha rilasciato l’intervista al Wall Street Journal c’era il timore che i titoli di Stato scoppiassero e quindi aveva preparato una giustificazione, probabilmente Goldman Sachs aveva ipotizzato milleduecento di spread” e risatina finale di Crosetto di Manolo Lanaro