A parlare così Laura Urbinati, designer di moda mare che per la sua collezione Primavera-Estate 2012 propone tutti i toni del verde, dal bosco all’acido e stampe a fiori da tappezzeria anni ’50, gusto “Hawaii”. Altri marchi puntano su materiali ecologici e filiera eticamente controllata
Il fatturato del comparto “moda mare” ha registrato nel 2011 un calo del 3 per cento. Le cause? Una diminuzione dei volumi sul segmento uomo e dei prezzi su quello femminile. Certo, la perdita è senza dubbio più contenuta rispetto a quella del settore abbigliamento e viene da dire che forse Reard, l’inventore del bikini, aveva ragione pensando che il suo “due pezzi da spiaggia” avrebbe goduto di una sorta di “intramontabilità”. Non per caso scelse di dargli il nome di un atollo in cui gli americani facevano test nucleari, come dire “una bomba”. A pensarci adesso che Adelphi annuncia la pubblicazione di tutti i romanzi che Ian Fleming ha dedicato a 007, viene in mente l’icona in bikini per definizione e non si può che dare, di nuovo, ragione a Reard: Ursula, col suo bikini bianco, è senza dubbio un’immagine dirompente. L’iconografia del grande schermo è ricca di bellezze in costume da bagno. E le spiagge italiane, anche. Magari le silhouette non sono perfette come quelle di attrici e modelle, ma la bellezza è proprio lì: l’autenticità di bikini portati da donne reali, con la fierezza di pregi e difetti.
“La più grande soddisfazione è vedere i miei costumi indossati da donne “vere”, con grande semplicità e naturalezza. Loro sono le mie icone”. A parlare così èLaura Urbinati, designer di costumi e moda mare. Per la sua collezione Primavera-Estate 2012 la Urbinati propone tutti i toni del verde, dal bosco all’acido e stampe a fiori da tappezzeria anni ’50, gusto “Hawaii”. E sul costume intero, tornato di gran moda da qualche stagione e proposto da molti designers di beachwear, Laura non ha dubbi: “E’ senza dubbio il più adatto per chi non ha un fisico perfetto e risulta quasi sempre elegante, a differenza di molti micro bikini che invadono le spiagge italiane”. Stampe fiorite e molto colore anche nella proposta di Melissa Odabash, ex modella e designer americana di moda mare.
Il marchio Love Nature punta, invece, sull’utilizzo di materiali ecologici: i costumi, cosi come la lingerie, sono realizzati con biophyl, uno speciale polimero ottenuto dallo zucchero di mais. Ursula Lake, creatrice del brand inglese Violet Lake, propone costumi colorati, dalla vestibilità impeccabile: sul sito la possibilità di mixare taglie e modelli, con un click. Su Zalando.com la selezione di abbigliamento da mare è molto variegata: prezzi scontati e tempi di consegna rapidi. E’ vero che comprare un costume in rete può essere abbastanza rischioso, soprattutto se si pensa a qualcosa di “particolare”, come ad esempio un trikini, anche quest’anno e con buona pace del buon gusto proposto in moltissime collezioni.
Originali e dal sapore neo hippie i kaftani ed i parei di Beach Candy, brand che guarda con attenzione anche alla componente etica: la filiera produttiva è controllata in modo da garantire agli artigiani indiani (della zona di Mumbai ma anche di piccole e remote province) una fonte di reddito propria e la possibilità reale di uscire dalla povertà. La scelta di costumi e accessori da mare è certamente molto ampia: per chi non ha paura dei dazi doganali (alti) vale la pena fare un giro su Victoriassecret.com, che di bikini ne ha per tutti i gusti e a prezzi accessibili. D’altra parte, per avere un’idea delle tendenze proposte nell’Estate 2012, tra stampe anni ’50, colori flourescenti e gusto “Love Boat”, basta sedersi sulla battigia di un qualsiasi lungomare e aspettare che passi la ragazza dell’ombrellone accanto.