Invece che prendere in considerazione la classifica il numero delle medaglie si considera considera invece come parametri il prodotto interno lordo di ogni nazione, la sua popolazione e la grandezza del suo contingente olimpico.L’Italia invece è al 34° posto nella popolazione, al 46° nel prodotto interno lordo e al 25° nel contingente olimpico
Se il medagliere olimpico ufficiale di Londra 2012 è scontato sia una lotta a due tra Cina e Stati Uniti. E dato che le statistiche raccontano che il paese ospite di solito raddoppia le medaglie dell’edizione precedente, non era difficile nemmeno aspettarsi il Regno Unito al terzo posto. Da qualche Olimpiade esiste un modo diverso di leggere il successo di una spedizione olimpica. Un medagliere alternativo che, come quello ufficiale del Cio, assegna tre punti all’oro, due all’argento e uno al bronzo. Ma che, invece che prendere in considerazione per la classifica il numero delle medaglie, considera invece come parametri il prodotto interno lordo di ogni nazione, la sua popolazione e la grandezza del suo contingente olimpico. E qui i risultati sono ribaltati quasi del tutto. Con qualche sorpresa.
“In un medagliere che prenda in considerazione la popolazione di una nazione, non è più così scontato che gli Stati Uniti siano meglio della Repubblica Dominicana – spiega Christoforos Anagnostopoulos della Royal Statistical Society che ha condotto la ricerca -. Perché si prende in considerazione il fatto che alcune nazioni possano contare su un maggior numero di atleti tra cui scegliere. Per battere la Repubblica Dominicana nel nuovo medagliere gli Stati Uniti devono darsi da fare”. E infatti nel testa a testa del medagliere per popolazione di Londra 2012, aggiornato alla notte di martedì 7 agosto, per ora la stanno spuntando i dominicani al trentottesimo posto, due posizioni meglio degli Stati Uniti in una classifica che vede prima Grenada poi Cipro, Slovenia, Nuova Zelanda e Danimarca.
“Un altro parametro statistico interessante da prendere in considerazione è il prodotto interno lordo – continua Anagnostopoulos -. Ovvero il potere economico di ogni nazione nel poter fornire ai propri atleti le migliori condizioni per gareggiare”. Anche qui Grenada, con solo una medaglia d’oro grazie alla strepitosa vittoria di Kirani James nei 400 metri, è in testa al tabellone, seguita da Giamaica, Armenia, Mongolia e Georgia. Se nella classifica demografica la Cina dal 1° scivola al 59° posto, gli Stati Uniti al 40° e il Regno Unito mantiene una buona posizione al 12°. Nel calcolo attraverso il prodotto interno lordo sale la Cina al 43°, scendono gli Stati Uniti al 59° e, soprattutto, il Regno Unito al 34°.
“Ma il dato più interessante potrebbe essere quello relativo al contingente olimpico – dice Anagnostopoulos -. Perché al momento della selezione degli atleti ogni nazione tiene in qualche modo presente sia la popolazione che la ricchezza”. E in questo ultimo medagliere infatti i grandi paesi sono meno penalizzati. La Cina addirittura mantiene la prima posizione, gli Stati Uniti sono al quarto posto dietro Iran e Grenada, quinta è la Nord Corea mentre il Regno Unito è ottavo. L’Italia invece è al 34° posto nella popolazione, al 46° nel prodotto interno lordo e al 25° nel contingente olimpico. Numeri mediocri, come insoddisfacente è il tabellone ufficiale di Londra 2012, che vede gli italiani ottavi con 7 ori e 17 medaglie conquistate a fronte di rosee previsioni di 30 medaglie. Qui i conti si faranno alla fine.