Cronaca

Windjet, cancellati quattro voli a Fiumicino. Saltato l’incontro con Enac

Oltre 460 i passeggeri coinvolti, per la maggior parte dei quali sono stati allestiti, per senso di responsabilità nei confronti dei viaggiatori, voli speciali da parte dell’Alitalia. I rappresentanti della compagnia low cost non si sono presentati all’incontro con l’Ente nazionale aviazione civile

In attesa degli esiti dell trattativa per l’integrazione di Windjet in Alitalia, quattro voli della compagnia siciliana programmati oggi in partenza dall’aeroporto di Fiumicino e diretti a Catania e Palermo sono stati cancellati. Oltre 460 i passeggeri coinvolti, per la maggior parte dei quali sono stati allestiti, per senso di responsabilità nei confronti dei viaggiatori, voli speciali da parte dell’Alitalia. I rappresentanti di Windjet non si sono presentati all’incontro con l’Enac previsto per stamattina, dopo che l’appuntamento di ieri era stato rinviato sempre per la loro assenza. L’autorità dell’aviazione civile sta ora valutando eventuali iniziative nei confronti della compagnia sull’orlo del fallimento. 

Intanto sono molti i disagi per i passeggeri. Sul volo AZ4001, decollato alle 9.41 per Catania sono stati infatti imbarcati i 164 passeggeri del volo soppresso IV563 delle 8.35. Secondo quanto si è appreso, gli altri 165 passeggeri del secondo volo cancellato della Windjet delle 12.55 (IV565) e diretto sempre nel capoluogo siciliano, partiranno invece alle 13.55 con un altro volo speciale Alitalia, l’AZ4003. Restano ancora a terra i 75 passeggeri del volo IV247 delle 8.40 diretti a Palermo e i 59 passeggeri del volo IV567 per Catania delle 17.40 per i quali si sta studiando una soluzione alternativa. “Siamo qui in aeroporto dalle 7 di questa mattina e – racconta Giuseppe della provincia di Roma, in fila davanti ai banchi della Flight care, l’handler che assiste la Windjet – non sappiamo ancora quando potremo partire per Catania, visto che il nostro volo delle 17.40 è stato cancellato. Siamo preoccupati non tanto per noi, quanto per le nostre famiglie. Abbiamo bambini piccoli al seguito che è dalle 5 di questa mattina che sono in piedi e non è facile tenerli calmi in questo momento. Non vedono l’ora di arrivare a Pozzallo, in provincia di Ragusa dove abbiamo prenotato una vacanza di una decina di giorni”.

Tra i passeggeri coinvolti nei disagi, qualcuno sta pensando di rinunciare a partire in aereo, optando a questo punto per la nave. “A Palermo mi aspettano mio marito e i miei tre bambini. Dopo essere stata per tanto tempo lontana dalla mia famiglia per motivi di lavoro – dice Maria Lo Coco di Palermo – non ce la faccio più ad aspettare. Se non mi trovano al più presto un altro volo, sto seriamente pensando di andare a Civitavecchia e ad imbarcarmi sul primo traghetto diretto a Catania”. Sui monitor dell’aeroporto, vengono intanto segnalati con un ritardo in partenza di oltre 90 minuti due voli di questa sera diretti a Palermo, l’IV241 delle 22.50 slittato alle 01.35, e Catania, l’IV569 delle 23.55 riprogrammato alle 01.20. Nel mese di giugno l’Antitrust aveva aperto una istruttoria sull’operazione di acquisizione da parte di Alitalia. 

La trattativa ha registrato molti momenti di stallo con Alitalia, che resta in attesa di tutta la documentazione per l’esatta valutazione della compagnia low cost ad un passo dalla bancarotta. La compagnia siciliana fondata dal patron del Catania, Antonino Pulvirenti, tarda a consegnare ad Alitalia tutti documenti richiesti e fra questi i certificati di manutenzione e revisione degli aerei affidata alla Israel Aircraft Industries Bedek. L’importanza di questi documenti è legata alla data degli interventi sugli aeromobili che può modificare la valutazione del valore della flotta dei dodici Airbus a seconda che sia più o meno recente. In attesa che la trattativa vada avanti e si arrivi alla firma, il presidente dell’Enac Vito Riggio aveva lanciato un ultimatum, lunedì scorso, per accelerare i tempi dell’intesa dicendo che se entro mercoledì non si fosse arrivati alla firma avrebbe messo a terra gli aeri di Windjet, che ormai non ha le risorse sufficienti per portare avanti a lungo l’attività.