Nuove conferme per l’effetto-scudo anticancro dell’acido acetilsalicilico, alias aspirina. Secondo uno studio condotto dall’American Cancer Society su dati relativi a oltre 100 mila uomini e donne in maggioranza over 60, assumere ogni giorno una compressa del notissimo antinfiammatorio in basse dosi permette di ridurre il rischio di ammalarsi e morire di tumore nei 10 anni successivi. Secondo la ricerca, pubblicata sul “Journal od the National Cancer Institute”, la protezione è massima (si arriva a un -40% circa) per le neoplasie di esofago, stomaco e colon-retto. Gli scienziati hanno calcolato inoltre una diminuzione pari al 12% della probabilità di morire di altri tipi di cancro, con una riduzione del 16% di decesso per qualunque forma di tumore. A differenza che in lavori precedenti, nel nuovo studio non sono state osservate differenze significative tra i pazienti che avevano assunto aspirina ogni giorno per meno di 5 anni, e quelli che invece l’avevano presa per più tempo. E riferendosi a un’altra ricerca, gli studiosi hanno anche sottolineato l’esistenza di alcuni dati secondo cui l’effetto protettivo del farmaco scatterebbe entro i 3 anni dall’inizio dell’assunzione quotidiana.
In un editoriale di accompagnamento all’articolo, John Baron della North Carolina University spiega che i dati sui benefici dell’aspirina stimati nel nuovo studio potrebbero essere un pò troppo “conservativi”. Secondo l’esperto, infatti, “il farmaco riduce chiaramente l’incidenza e la mortalità da tumori del lume gastrointestinale, e può avere un impatto simile anche su altre neoplasie”. E’ invece più cauto Eric Jacobs, coordinatore della ricerca, direttore strategico di farmacoepidemiologia dell’American Cancer Society. Lo specialista insiste sul fatto che una persona sana non dovrebbe iniziare a prendere un’aspirina al giorno prima di aver discusso con il medico dei possibili effetti collaterali tipici del medicinale, primo fra tutti il pericolo di sanguinamento gastrico. “Nonostante le recenti evidenze sull’uso di aspirina e il rischio di cancro siano incoraggianti – avverte Jacobs – è prematuro raccomandare ai cittadini di iniziare ad assumere aspirina specificatamente per prevenire possibili tumori futuri. Anche a base dosi, infatti, il farmaco può aumentare in modo sostanziale il rischio di gravi sanguinamenti gastrointestinali. Ogni decisione su un eventuale impiego preventivo dell’aspirina contro il cancro – raccomanda in conclusione l’esperto – dovrebbe essere presa soppesando adeguatamente i rischi e i benefici dell’assunzione, nell’ambito di una valutazione della storia medica del singolo paziente”.