Tornare giovani grazie al proprio sangue? Oggi si può. È questa l’ultima perversione della medicina anti-aging per migliorare l’aspetto non solo del viso, ma di tutto il corpo. Si chiama Prp, Platelets rich plasma, ed è un procedimento medico, non chirurgico, iniettivo per migliorare la nutrizione cellulare e ristrutturare la pelle favorendone l’elasticità. Nato in medicina ricostruttiva, trova oggi frequente impiego in estetica. Grazie al plasma arricchito di piastrine è possibile ringiovanire aree del corpo ancora “inesplorate”: non solo collo, mani e decolletè ma anche gambe, addome, braccia e interno cosce. È inoltre utilizzato dagli uomini contro la perdita precoce dei capelli, dalle donne per combattere le smagliature.
Come per le normali analisi cliniche, si prelevano circa 4 provette di sangue (senza compromettere pressione, emoglobina ed emodinamica) e lo si fa centrifugare per separare i globuli rossi e bianchi dalla parte liquida dove si trovano le piastrine. Si aggiungono degli attivatori specifici e il sangue così trattato viene iniettato nelle zone da ringiovanire con un ago piccolissimo di 4 millimetri, come quello utilizzato per botulino e sclerosante.
La dottoressa Ginevra Migliori, medico chirurgo specialista in chirurgia plastica, ricostruttiva ed estetica, spiega a ilfattoquotidiano.it che “il Prp sta diventando una tendenza. È una valida alternativa alla biostimolazione classica con acido ialuronico, vitamine o amminoacidi, che richiede più sedute e il cui risultato è più blando. Così sempre più persone s’informano sul web”. Tra i suoi vantaggi: risultati visibili già dopo 5 giorni dal primo trattamento, che “si mantengono per circa un mese. Dopo è consigliabile un’altra seduta così che gli effetti benefici di ciascun trattamento si sommino tra loro in modo sinergico”. Si raccomanda di “evitare il sole ed utilizzare una protezione totale per 10 giorni, non esporsi a temperature troppo elevate, come ad esempio una sauna, né fare sforzi intensi per le 48 ore successive”.
Essendo un trattamento autologo, cioè derivato dal sangue del paziente stesso, si scongiura il rischio di malattie come Hiv ed epatite virale. Controindicato per chi presenta patologie generali gravi, per cardiopatici, diabetici e pazienti con malattie epatiche e renali. Tra gli effetti indesiderati si segnalano eventuali piccoli ematomi nelle zone trattate, nulla di preoccupante specie se paragonati alle piccole crosticine piuttosto evidenti che si manifestano nei 7 – 10 giorni successivi ad altre biorivitalizzazioni, come il Laser Co2 di tipo ablativo, che rimuove lo strato superficiale di pelle per rigenerarlo. “La durata di una seduta di Prp varia a seconda delle zone da trattare, dai 20 ai 45 minuti circa”, così come variano i costi: “Dai 300 euro per il contorno occhi, ad un massimo di 600 euro a seduta per aree più estese”. A richiedere questo trattamento “sono soprattutto donne tra i 40 e i 50 anni che desiderano un ringiovanimento dolce che non stravolga volumi ed espressività. Il Prp infatti mantiene i lineamenti naturali”. Scongiurato così il pericolo di donne-Barbie con labbra e zigomi ipertrofici e sguardi inespressivi, le città si affolleranno di moderni Dracula?