La cittadina si trova solo 50 chilometri a nord di Aleppo, città martire della ribellione contro il regime, ma qui il futuro è già iniziato e la gente vive come se la dittatura di Damasco fosse alle spalle. L’Esercito Libero siriano ha preso il controllo di Azaz tre settimane fa, dopo cinque mesi di combattimenti. E ora sembra essere tornata la vita.”Quando sono cessati i combattimenti – racconta il capo del Consiglio politico locale – non era rimasto nulla: niente acqua, niente elettricità, niente cibo. Oggi circa l’80% di questi servizi sono riattivati e funzionanti”.Una delle piazze principali della cittadina, a testimonianza del cambio di prospettiva, è stata vistosamente dedicata ai martiri della nuova Siria. E la gente ha ricominciato ad affollarla, con i negozi di nuovo aperti. “Da quando l’esercito se ne è andato – racconta un commerciante – siamo liberi e felici e ora aspettiamo solo che se ne vada anche Assad”
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