”Avrei preferito che Grillo nel suo comunicato spiegasse meglio la questione. Capisco che Grillo si senta attaccato, ma non ho fatto un utilizzo illegale dei finanziamenti della regione”. Il consigliere regionale 5 Stelle dell’Emilia Romagna Giovanni Favia, ai microfoni di Radio Monte Carlo che ne ha diffuso il testo, replica a Beppe Grillo sulla vicenda delle interviste a pagamento su emittenti locali bolognesi che vedono coinvolti consiglieri regionali, tra cui quelli M5S. Grillo ieri sul suo blog aveva scritto tra l’altro che “pagare per andare in televisione per il Movimento 5 Stelle è come pagare per andare al proprio funerale, anche se è certamente lecito”. E in un altro post sottolineava che da mesi i media “spargono menzogne e diffondono odio su di me e sul Movimento”, e che al M5S “nulla è perdonato, soprattutto l’onestà”.

“Sono stato io – aggiunge Favia all’emittente – a dare a Repubblica le informazioni da cui hanno tirato fuori il finto scoop rilanciato in queste ore”. Per il consigliere, l’inchiesta del quotidiano è partita proprio da una denuncia del gruppo regionale M5S: “Il Pd utilizza gli spazi per la comunicazione istituzionale per fare campagna elettorale, noi sospendiamo la nostra partecipazione alle trasmissioni a ridosso delle competizioni elettorali. Sono invitato tutte le settimane nelle trasmissioni dei media nazionali ma non ci vado. Non partecipo ai talk show, non mi interessa apparire”.

 

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