L'agenzia del governo che si occupa della riscossione delle tasse invita i cittadini sua maestà a dare informazioni sui 20 nomi pubblicati sul sito. A raccogliere le segnalazioni sarà però una azienda privata. Il Paese si affida infatti sempre di più al mercato per svolgere servizi di pubblica sicurezza
Le truffe sull’Iva sono le più redditizie: in 8 hanno l’hanno evasa per centinaia di milioni. Poi ci sono accuse per riciclaggio di denaro sporco, importazione illegale di sigarette o alcol e frodi varie. Un totale di 756 milioni di sterline sottratti al Tesoro, “ricaduti sulle spalle e i portafogli dei contribuenti onesti”. Le foto sono di vario tipo (alcune sono segnaletiche, altre ricavate dai documenti d’identità), l’effetto è uno solo: quello dei volti dei criminali most wanted sul sito dell’Fbi. Non ci sono, però, ritratti di serial killer o narcotrafficanti tra quelli pubblicate dall’Her Majesty Revenue and Customs: l’agenzia del governo inglese che si occupa della riscossione delle tasse ha dichiarato guerra ai 20 evasori fiscali più ricercati del Regno Unito. Il governo ha pubblicato per la prima volta online i loro dati personali e chiede una mano ai sudditi: “Gli inglesi ci aiutino a scovarli e arrestarli”.
La caccia del governo di Sua Maestà ai criminali del fisco è cominciata. La black list campeggia sulla pagina Flickr dell’Hmrc. Una fotografia, il nome, i dati personali e un breve riassunto dei motivi per quali il Tesoro si è messo sulle loro tracce. Una black list stile Fbi con le generalità di 20 grandi evasori che al momento risultano latitanti. La giustizia li ha già processati e condannati in contumacia. Il capo di accusa più diffuso è il mancato pagamento del Vat (la Value added tax, l’equivalente della nostra Iva), cui si devono 320 dei 756 milioni mancanti. In materia Nasser Amed, 40 anni, è un fuoriclasse: con i suoi complici l’ha evasa per 156 milioni e il tribunale di Bristol l’ha condannato a 7 anni. Fuggito prima del verdetto, ora è “believed to be in Pakistan or Dubai”.
Ogni identikit contiene la voce Estimated cost to taxpayer, ovvero il calcolo di quanto i reati di ciascun ricercato sono costati ai contribuenti. Emma Elizabeth Tazey, 38 anni, e Gordon Arthur, 60, hanno importato illegalmente alcol e tabacco, gravando sui concittadini per 15 milioni di sterline. Timur Mehmet, 39 anni, ha truffato il Vat per 25 milioni; Cesare Selvini, nome italiano, nazionalità svizzera, non è andato oltre i 600 mila pound. La mobilitazione dei cittadini: è questo il meccanismo psicologico sul quale il governo intende far leva. “Questi criminali sono costati 756 milioni di sterline agli inglesi onesti – ha annunciato in mattinata David Gauke, ministro del Tesoro inglese – daremo loro la caccia senza sosta. Speriamo che diffondendo le loro foto e i loro dati i cittadini ci aiutino con le loro segnalazioni a scovarli e ad arrestarli”.
In basso, sotto ogni profilo campeggia l’invito, cuore dell’iniziativa: “Potete fornire segnalazioni allo HMRC’s Customs, Excise and VAT fraud chiamando lo 0800 595 000, inviando una mail a bit.ly/PoT0Wx oppure sul sito www.crimestoppers-uk.org“, organismo fondato nel 1985 con sede a Wallington, nel Surrey: una sorta di agenzia che raccoglie in forma anonima le delazioni di privati cittadini in tema di criminalità. L’ultima organizzazione privata, in ordine di tempo, cui il governo inglese si affida per garantire la sicurezza dei suoi cittadini. Le Olimpiadi appena concluse hanno consegnato alla storia la figuraccia di dimensioni mondiali fatta da G4S, agenzia privata cui la polizia di Londra aveva affidato la gestione della sicurezza dei Giochi con un contratto da 284 milioni di sterline e che si è dimostrata incapace persino di reclutare il numero di vigilanti promesso, costringendo il governo a mobilitare su due piedi qualcosa come 18.000 militari.
Ma il fiasco non ha convinto le autorità ad abbandonare la strada della privatizzazione. Martedì G4S ha lanciato una nuova campagna di reclutamento: si cerca, si legge sul suo sito, personale in grado di condurre “criminal investigations” da affiancare alla polizia di Stato. In pratica investigatori che andranno a coadiuvare, se non addirittura a sostituire, gli ufficiali di ruolo. A cominciare dalla contea del Warwickshire. La conferma arriva dall’ufficio stampa della polizia locale: “E’ vero, stiamo abbiamo bisogno di personale con capacità investigative, ma questo non vuol dire che i profili selezionati avranno gli stessi poteri degli ufficiali”. Secondo dati forniti dalla stessa polizia, nella contea la criminalità è in forte aumento, con 1.133 i reati in più commessi nell’ultimo anno. “La colpa è dei tagli del governo – spiega James Plaskitt, ex parlamentare e ora candidato laburista alla poltrona di Police and Crime Commissioner della contea – nel Warwickshire abbiamo perso troppi ufficiali: erano 1.000 nel 2008, ne sono rimasti 802. Ora il governo pensa di sostituirli con gente reclutata dal G4S”.