Tube oltremanica, questa settimana. E visto che sto a Londra per diletto e per seguire i Giochi, ho cercato di capire come la donna è rappresentata nella tv britannica.
Cominciamo col dire che ho passato delle ore cercando una coscia, una tetta in bella vista, un tanga. Niente, nada, nisba. La donna più sfacciata che ho visto in tv da queste parti è stata la Regina, che si è prestata a fare la Bond girl al fianco di Daniel Craig per la cerimonia inaugurale dei Giochi Olimpici. Autoironica, divertente, sicuramente coraggiosa. Eppure, Elisabetta II non ha sempre dimostrato grande feeling nei confronti del mezzo televisivo.
È stato il primo sovrano inglese a essere incoronato in diretta mondiale, ma dal 1952 a oggi sono pochi i momenti in cui la Windsor ha saputo sfruttare appieno le potenzialità del mezzo televisivo. Forse la fortuna mediatica di Elisabetta è merito di Tony Blair, allora giovane primo ministro che quasi la costrinse a ricordare in diretta l’appena defunta Lady D.
È nel 1997, dunque, che Elisabetta ha scoperto i benefici di essere una star del piccolo schermo. Ci è arrivata leggermente tardi, insomma, ma visto che stiamo parlando del Regno Unito la cosa non ci stupisce. Basta fare zapping sui canali inglesi per capire che i sudditi di Sua Maestà non possono minimamente competere con noi italiani in quanto a spazzatura catodica. Le donne della Bbc, ad esempio, sono tremendamente serie e formali. Una su tutte, nota per il suo caratteraccio e per le posizioni ultraconservatrici, è tale Anne Robinson. Arcigna, ultrasessantenne, acida e cinica con i suoi ospiti o concorrenti, è il prototipo perfetto della donna che non vedremo mai in Italia. Per carità, magari è pure meglio, perché la signora è veramente insopportabile. Ma continuiamo a credere che tra Belen Rodriguez e Anne Robinson ci possa essere una via di mezzo. Qui a Londra hanno la Regina. Noi nemmeno quella…