La Grecia non lascerà la zona euro, ma “tecnicamente una sua uscita è possibile” e i rischi politici “sono imprevedibili”. Lo ha affermato il presidente dell’Eurogruppo Jean-Claude Juncker, alla vigilia di nuovi colloqui ad Atene con le autorità greche, previsti per mercoledì. “Non penso che accadrà”, ha detto Juncker rispondendo a una domanda del giornale austriaco Tiroler Tageszeitung Austrian su un’eventuale uscita di Atene dall’Eurozona, ma ha anche aggiunto che “se la Grecia rifiutasse un consolidamento del bilancio e delle riforme strutturali, allora dovremmo considerare la questione”.
Il presidente ha anche espresso fiducia verso le azioni intraprese da Roma e Madrid per contrastare la crisi. “Non c’è alcuna ragione di dubitare della volontà di consolidamento fiscale di Italia e Spagna – ha spiegato – Ambedue i Paesi hanno applicato importanti misure di consolidamento, però sono trattate dai mercati finanziari come se non avessero fatto nulla”. Secondo Juncker inoltre “i tassi di interesse al di sopra del 7% sono molto alti. Nella situazione attuale sono ingiusti. Il consolidamento fiscale richiede riforme strutturali e politiche orientate alla crescita”.
Sulla crisi greca e a seguito delle parole di Juncker, è intervenuto anche il ministro delle Finanze tedesco Wolfgang Schaeuble che a Berlino, come riferisce Bloomberg, ha sottolineato che “ci sono dei limiti agli aiuti” che possono essere concessi ad Atene. Ha poi aggiunto che “non è pensabile mettere a punto un nuovo programma per la Grecia” e che i governi della zona euro ”sarebbero stupidi” se non pensassero ad un piano d’emergenza nel caso in cui le iniziative per risolvere la crisi dovessero fallire.
Juncker si è poi detto convinto che “la Grecia intensificherà gli sforzi per adempiere i suoi obblighi” per cui non ci sono ragioni “per credere che sia possibile lo scenario di una sua uscita”. In ogni caso per il capo dell’Eurogruppo, un’uscita “non sarebbe concepibile politicamente e avrebbe dei rischi imprevedibili”. Il presidente incontrerà mercoledì ad Atene il premier greco Antonis Samaras, che poi andrà venerdì a Berlino per raggiungere Angela Merkel e a Parigi da François Hollande.