La onlus fondata nel capoluogo meneghino nel 1898 per assicurare ogni giorno e gratuitamente, il pane come alimento base, non ha mai smesso di lavorare: “La povertà purtroppo non è in calo”, dice uno dei volontari. Ogni mattina vengono distribuiti anche latte, frutta, verdura e tutti gli alimenti che, essendo prossimi alla scadenza, le aziende donano all’associazione. La fila inizia fin dalle prime ore delle mattina: prima solitamente arrivano gli italiani, perlopiù anziani, poi gli stranieri (Guarda la fotogallery di Simonetta Viterbi). E’ solo la prima tappa della giornata di quegli anziani che poi si recano alle mense comunali per mangiare. “Il numero degli ospiti (le persone che si recano a ritirare il cibo, ndr) è sempre in aumento – spiega Piergiorgio Passuello, consigliere del “Pane Quotidiano” – Nel 2011 abbiamo servito più di 600mila persone”. Un dato che trova riscontro anche nelle statistiche nazionali: secondo l’Istat (dati 2011) i poveri nel nostro Paese sono 8 milioni 173mila, il 13,6% dell’intera popolazione. I volti e le storie sfiorate in questi centri assistenziali sono quelle di anziani a cui non basta la pensione minima, di famiglie che spesso non hanno retto l’urto di una malattia, un licenziamento o di spese impreviste di Francesca Martelli
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