Matteo Campodonico, 36 anni, imprenditore. Il suo nome fino a un paio di giorni fa era noto solo agli addetti ai lavori. Oggi è diventato ‘famoso’: ha ricevuto i complimenti del premier Mario Monti. Durante la visita al Meeting di Comunione e liberazione a Rimini, il capo del governo ha definito “azienda modello” la sua Wyscout, una società di scounting calcistico online da fondata nel 2004. Come spesso accade, il segreto del suo successo sta nella passione. E così in pochi anni la sua società ha raggiunto un numero importante di clienti: oltre 350. Chi sono? 130 procuratori e 220 club di tutto il mondo tra cui il Barcellona, il Manchester City, l’Arsenal, il Liverpool e tutta la Serie A italiana.
Campodonico ha spiegato la sua ricetta vincente: ”Ho trasformato un hobby di periferia in un’impresa giovane, internazionale e tecnologica, un fatto strano in Italia. Il database è nato dalla passione per il calcio nei campi di periferia e si è sviluppato sempre più trasformandosi in una vera e propria impresa internazionale con clienti dal Brasile alla Cina, dall’Arabia Saudita all’Inghilterra”. L’azienda infatti ha creato una raccolta di dati su più di 200mila giocatori e con 60mila partite schedate, diventando la più grande “enciclopedia” calcistica al mondo, dove i club possono andare a scovare il talento di cui sono alla ricerca.
Tutto è nato 8 anni fa quando il giovane aveva 28 anni e stufo dell’impiego in banca ha scommesso sul “business del pallone”. Ora da lavoro a 50 persone, 25 in Italia a Chiavari e altrettante a Sofia in Bulgaria mentre l’età media dei dipendenti è 26 anni. Per l’anno in corso ha registrato un fatturato di circa 2 milioni di euro, di cui l’80 per cento fatto all’estero. Le squadre acquistano un abbonamento annuo per circa 7mila euro e due volte l’anno sono invitate a una sorta di pre calcio mercato in cui si incontrano procuratori e club, organizzato dall’azienda.