Prendo spunto dal mio precedente articolo sulle farmacie comunali come bene comune per scoprire che il D.L. 78 del 31 maggio 2010 costringe i componenti del CdA delle farmacie comunali al rimborso spese giornaliero di 30 euro che non bastano nemmeno a compensare le spese di viaggio e di assicurazione personale per gli eventuali danni arrecati.
Molti Comuni non si sono adeguati ma ora, dopo il parere della Corte dei Conti che impone di seguire la legge, cercano scappatoie perché non troverebbero persone qualificate che gestiscano milioni di euro pubblici in modo “volontaristico”.
Così facendo non si rischia di smantellare aziende utili? Questi stessi criteri vengono applicati a tutte le aziende statali? Non esisteranno più CdA pagati milioni di euro a cui tutti ambiscono non certo per “titolarità onorifica” come precisa il decreto legge?