Da Washington spiegano che per ora è escluso il dispiegamento dell'esercito, ma nel caso dell'utilizzo di armi non convenzionali "cambieremo i nostri calcoli". E il presidente degli Stati Uniti torna a chiedere le dimissioni di Assad
Gli Stati Uniti escludono per ora un intervento armato in Siria ma il presidente degli Usa Barack Obama ha affermato, durante una conferenza stampa oggi a sorpresa alla Casa Bianca, che “l’uso di armi chimiche cambierebbe la mia strategia”. Poi Obama ha definito come “improbabile” un’uscita di scena “morbida per Assad, che deve dimettersi”. Precisamente da Washington hanno spiegato che, “fino ad ora non è stato dato l’ordine di intervenire militarmente, ma se ci accorgeremo dello spiegamento e dell’utilizzo di armi chimiche, questo cambierebbe i nostri calcoli”.
Infatti una tale escalation dell’uso della forza preoccupa non solo l’America ma anche i suoi più stretti alleati nella regione, in primis Israele: “Se si passerà questa linea rossa – ha affermato – le conseguenze saranno enormi. Non possiamo avere una situazione nella quale armi chimiche o biologiche cadano nelle mani di persone malvagie”. Infine Obama ha aggiunto: “Noi siamo stati estremamente chiari col regime di Assad, ma anche con altre forze presenti nella regione. Gli Stati Uniti continueranno a sorvegliare la situazione da vicino”.