Di fronte al caldo fastidioso di questi giorni, una piccola rivoluzione terminologica e di senso andrebbe fatta. Con 40 gradi all’ombra, mancanza d’aria, sudore che cola giù per la schiena senza muovere un muscolo, sarebbe logico annunciare una siffatta disgrazia cominciando finalmente a definirla “maltempo”.
Viziati dai cascami di una comunicazione per le vacanze fatta di bollini e faccine, dove sole è uguale a bello e nuvola è uguale a brutto, dimentichiamo la logica generale del sistema climatico. Il tempo soleggiato è sì bello, ma fino al punto in cui non eccede in persistenza ed intensità. Identico discorso andrebbe fatto per le nubi che portano pioggia. Eppure di fronte alla canicola non ci si sblocca: si usano parole gravide di paciosa bonarietà come “gran caldo”, o qualche fantasioso e stupido nomignolo modello Caligola (imperatore, a quanto pare, sanguinario, ma ben poco avvezzo alle ondate di calore).
Invece, le lingue di fuoco sahariane che hanno lambito fino a ieri la Francia, coinvolgendo la tradizionalmente umida Parigi, e che fino a giovedì stazioneranno sull’Italia, sono brutto tempo o/e tempaccio della malora. Sciagura terrificante per il corpo e per la mente, tanto che un cambiamento lessicale porterebbe prima di tutto oggettività di giudizio ad un clima impazzito non tanto nell’estremizzazione valoriale della singola temperatura, quanto nella reiterata persistenza di alti valori sopra la media che, per l’Emilia Romagna, dura oramai da tre mesi.
I danni alla salute sono un dato incontrovertibile, i danni alle coltivazioni di frutta e verdura, e alla natura sono evidenti, senza dimenticare che la ricerca sempre più affannosa di refrigerio con l’aiuto di condizionatori d’aria porta alla costruzione di un circolo vizioso che pare alimentare ulteriormente il prosciugamento di energie naturali e il disfacimento delle risorse della terra.
Elementi sufficienti che basterebbero per definire le ore che stiamo vivendo come giornate di “maltempo”. Se non fosse che per annunciare un molto probabile cambiamento climatico per l’inizio della settimana prossima, con pioggia e aria più fresca proveniente dall’Atlantico, come scrive su twitter il meteorologo Luca Lombroso, ci sono già siti meteo sul web che annunciano l’arrivo di un “peggioramento”, senonché di “maltempo” che porterà la temperatura sui 30-32 gradi. A quanto pare oltre al clima sono impazziti anche parecchi meteorologi.