Non si trovano più biglietti per il debutto della squadra abruzzese che torna in serie A dopo vent'anni. I consiglieri comunali li pretendono perché secondo un regolamento "per le competenze istituzionali hanno libero accesso agli interni degli impianti". Ne chiedono 150 come l'anno scorso. Ma sono 54
Domenica prossima riparte la serie A e a Pescara, appena tornata nella massima serie, si apre col botto. La prima sfidante per il “Delfino” sarà l’Inter. Come c’era da aspettarsi, è stata una vera e propria corsa ai biglietti subito esauriti, con migliaia di cittadini in coda per 12 ore. Ma non tutti gli abitanti del capoluogo abruzzese hanno dovuto “marciare” verso il botteghino sotto il sole cocente. I consiglieri comunali infatti hanno preteso dalla squadra che gli venissero dati ben 150 ingressi. Gratis naturalmente. Il Pescara calcio però ha risposto che non è più possibile concedere 150 ingressi gratuiti come avvenuto fino all’anno scorso.
Ma dal Comune hanno annunciato battaglia per difendere, non un privilegio come l’ha definito l’associazione Carrozzine determinate, che punta il dito contro la “casta dei politici” (che ha ridotto da 100 a 25 i posti riservati ai disabili), ma un diritto/dovere dei consiglieri a tutela dei cittadini.
Infatti, secondo l’articolo 26 del Regolamento per la gestione e l’uso degli impianti sportivi comunali: “Il Sindaco, il Difensore Civico, gli Assessori ed i Consiglieri Comunali, muniti di apposito tesserino di riconoscimento, per le competenze istituzionali hanno libero accesso agli interni degli impianti, in ogni settore, anche durante qualsiasi manifestazione”. A conti fatti però se di sindaco c’è n’è uno (come di difensore civico), di consiglieri ce ne sono 40 e di assessori 12 per un totale di 54 persone. Resta da capire a chi sarebbero dovuti andare gli altri circa 100 biglietti chiesti. Ben inteso: per vigilare sul corretto utilizzo dell’impianto.