Parla Daniela Villa, biologa, responsabile del laboratorio di ricerca e sviluppo de L'Erbolario, azienda lodigiana che si occupa di erboristeria e cosmesi. Un luogo dove la rappresentanza femminile non ha avuto bisogno di imposizioni legislative
Le manager si stanno facendo strada nei consigli di amministrazione, sostenute dall’approvazione della legge Golfo-Mosca entrata in vigore il 12 agosto. Ma ci sono aziende, però, che non hanno dovuto aspettare l’intervento dello Stato in materia di quote rosa, in cui le donne sono protagoniste da sempre: è il caso, tutt’altro che rappresentativo del trend italiano, di un’azienda lodigiana che si occupa di erboristeria e cosmesi. Daniela Villa, di professione biologa, ha fondato ‘L’Erbolario’ insieme al marito Franco Bergamaschi più di trent’anni fa: “La presenza femminile rappresenta il 75 per cento del totale dei dipendenti. Si va dal cda, dove 3 su 5 sono donne, alla produzione; dal settore marketing al laboratorio di ricerca e sviluppo”. E’ quest’ultimo il ramo d’azienda diretto dalla dottoressa Villa, in cui si studiano e sperimentano i nuovi prodotti destinati al mercato.
L’imprenditrice lodigiana, classe 1953, ha ricevuto numerosi riconoscimenti a livello locale, tra cui il premio Barbarossa (riservato a chi si è distinto in campi diversi portando il nome di Lodi nel mondo, ndr) e “Donna più 2010”, per il contributo dato all’imprenditoria femminile. Ha due figli e insieme al marito coltiva la passione per le erbe e la fito-cosmetica: l’attività di sperimentazione inizia nel retro di un piccolo negozio del centro, in cui i due creano i primi prodotti, attingendo ai vecchi ricettari di famiglia. Poi da impresa a conduzione familiare, si trasforma in un’azienda conosciuta a livello internazionale, ma che vende soprattutto nel nostro Paese.
La “democratizzazione della bellezza” è sempre stata una delle linee guida dell’azienda: “Puntiamo a rendere il cosmetico un lusso accessibile a tutti”, dice la “matrona” de L’Erbolario. A chi le chiede come ha fatto a conciliare lavoro e famiglia, risponde: “Ho sempre scelto entrambi. Sono una donna fortunata, anche se l’impegno è notevole. Ma la fatica si dimentica in fretta con il piacere di aver visto i miei figli crescere insieme alla mia azienda.