Reintegrate. Le due assistenti di volo Meridiana fly sospese dall’attività lavorativa con l’accusa di aver riso e cantato durante un trasferimento in pick-up dall’aeroporto all’hotel di Jeddah, in Arabia Saudita, rientrano in servizio. Questo pomeriggio la direzione risorse umane della compagnia aerea sarda ha comunicato loro la chiusura della contestazione. Meridiana fly ha ascoltato e accettato la loro versione dei fatti. Le due hostess erano state sospese perché, secondo l’azienda, avrebbero provocato un evidente pregiudizio alla compagnia per aver “osato” ridere e cantare durante un trasferimento nel pullman aziendale che le accompagnava in albergo dopo la giornata di lavoro, dimostrando di non rispettare le norme di comportamento previste in Arabia Saudita: norme che in casi come questo, ricordava l’azienda, possono comportare l’intervento della polizia religiosa saudita.
Le due lavoratrici hanno sempre negato questa circostanza. La tesi delle due hostess è avvalorata anche dal verbale steso dal comandante del volo, presente, assieme al resto dell’equipaggio, sul pick-up che portava i naviganti dall’aeroporto King Abdulaziz della città saudita all’hotel della famosa e lussuosa catena internazionale Radisson blue nella Medina Road di Jeddah.
La vicenda, che sul web ha scatenato un infuocato dibattito sulle differenze religiose e culturali, si chiude dunque positivamente per le due lavoratrici. Assieme alle hostess la compagnia ha sollevato da ogni contestazione anche un altro assistente di volo sospeso per aver fischiato a bordo di un aereo durante il servizio e per il fatto di avere un tatuaggio troppo vistoso. Ma restano ancora da definire le contestazioni disposte nei confronti di altri assistenti di volo. Negli ultimi mesi sono state numerose le sospensioni disposte dalla compagnia aerea guidata da Giuseppe Gentile, tanto da essere considerate da molti dipendenti come vere e proprie azioni intimidatorie. Proprio nei giorni scorsi si è risolta una delle tante vertenze giudiziarie fra dipendenti e azienda.
Il tribunale di Busto Arsizio ha reintegrato sul posto di lavoro Carlo Fiorillo, un comandante con 26 anni di servizio alle spalle che era stato licenziato in tronco per aver espresso, su un blog di settore, contrarietà alla firma dell’accordo di alcune sigle sindacali con l’azienda. Il pilota, difeso dall’avvocato Alessandro Meloni, potrà tornare a condurre gli aerei Meridiana fly. E la compagnia, oltre alle spese legali, dovrà risarcire al lavoratore tutti i mesi di stipendio arretrati.