Quando si parla di prevenzione alimentare dei tumori o delle malattie cronico-degenerative si sente spesso ribattere che cambiare dieta non serve poi a molto, dato che viviamo in città così inquinate. In Italia, secondo i rapporti dell’Agenzia Europea per l’Ambiente (AEA), sono stati più volte rilevati valori di maggior inquinamento atmosferico europeo. Eppure i risultati dello studio condotto su oltre 200 pazienti adulti da alcuni ricercatori dell’Imperial College di Londra, e pubblicato sulla rivista “Epidemiology”, dimostrano come una dieta equilibrata possa proteggere anche dagli effetti dell’inquinamento atmosferico.
Già numerosi studi avevano osservato che l’inquinamento atmosferico è legato alle patologie acute e croniche del sistema polmonare. Oltre, in parte, a quelle del sistema cardiovascolare. Ma è una delle prime volte che si osserva come il contenuto dei micronutrienti presenti soprattutto in frutta e verdura può contrastare gli effetti nocivi dell’inquinamento. Sono stati esaminati pazienti di varie età, ricoverati al London Hospital fra il 2008 e il 2010 per due tipiche affezioni del sistema respiratorio: cioè asma e broncopneumopatia cronica ostruttiva. Molti di questi erano ex-fumatori. Da un lato si è visto quello che già si sapeva: cioè che all’aumentare dei livelli di concentrazione del particolato nell’aria, cioè le polveri sottili prodotte per combustione civile ed industriale (da traffico, riscaldamento, produzione di energia – biomasse incluse), aumenta anche il numero di ricoveri per affezioni polmonari e dunque il rischio di decesso. Dall’altro lato si è visto come tale rischio sia maggiore nelle persone che hanno una minore concentrazione nel plasma di antiossidanti, e specie di vitamina C. Non trascurando che i fumatori e le persone anziane tendo ad avere già una minore concentrazione di antiossidanti, e nutrienti in genere, nell’organismo.
La vitamina C, si trova sì nelle arance ma anche nei peperoni e nei broccoli, nei piselli e nelle fragole, nei kiwi. Una papaia, ad esempio, ha quattro volte più vitamina C di un’arancia. “Lo studio dell’Imperial College di Londra contribuisce a formare un nucleo crescente di evidenze che mostrano come gli antiossidanti possono mitigare gli effetti dell’inquinamento atmosferico” ha dichiarato Michael Bauer, della University of British Columbia in Canada, noto per le sue ricerche internazionali su inquinamento atmosferico e salute pubblica. Difatti gli antiossidanti contrastano il cosiddetto “stress ossidativo”, cioè le molecole ossidanti che si formano in eccesso quando gli agenti inquinanti vengono assorbiti dai polmoni: i cosiddetti radicali liberi che possono danneggiare le cellule.
Ma non solo. Gli antiossidanti stimolano il fegato a produrre gli enzimi necessari alla loro stessa scomposizione: quindi aiutano a disintossicare l’organismo. E come scrive Michael Pollan “più l’ambiente è tossico più dovremmo consumare vegetali”. Gli effetti dell’inquinamento atmosferico sono stati di recente anche studiati in riferimento alle donne in gravidanza: notando come l’esposizione a certi inquinanti dell’atmosfera aumenta il rischio di mortalità fetale o prenatale.
Scienza
Salute, vitamina C “scudo” contro gli effetti dell’inquinamento atmosferico
Uno studio condotto su oltre 200 pazienti adulti da alcuni ricercatori dell’Imperial College di Londra, e pubblicato sulla rivista "Epidemiology", hanno dimostrato che il rischio di decesso era più alto nelle persone che avevano una minore concentrazione nel plasma di antiossidanti
Quando si parla di prevenzione alimentare dei tumori o delle malattie cronico-degenerative si sente spesso ribattere che cambiare dieta non serve poi a molto, dato che viviamo in città così inquinate. In Italia, secondo i rapporti dell’Agenzia Europea per l’Ambiente (AEA), sono stati più volte rilevati valori di maggior inquinamento atmosferico europeo. Eppure i risultati dello studio condotto su oltre 200 pazienti adulti da alcuni ricercatori dell’Imperial College di Londra, e pubblicato sulla rivista “Epidemiology”, dimostrano come una dieta equilibrata possa proteggere anche dagli effetti dell’inquinamento atmosferico.
Già numerosi studi avevano osservato che l’inquinamento atmosferico è legato alle patologie acute e croniche del sistema polmonare. Oltre, in parte, a quelle del sistema cardiovascolare. Ma è una delle prime volte che si osserva come il contenuto dei micronutrienti presenti soprattutto in frutta e verdura può contrastare gli effetti nocivi dell’inquinamento. Sono stati esaminati pazienti di varie età, ricoverati al London Hospital fra il 2008 e il 2010 per due tipiche affezioni del sistema respiratorio: cioè asma e broncopneumopatia cronica ostruttiva. Molti di questi erano ex-fumatori. Da un lato si è visto quello che già si sapeva: cioè che all’aumentare dei livelli di concentrazione del particolato nell’aria, cioè le polveri sottili prodotte per combustione civile ed industriale (da traffico, riscaldamento, produzione di energia – biomasse incluse), aumenta anche il numero di ricoveri per affezioni polmonari e dunque il rischio di decesso. Dall’altro lato si è visto come tale rischio sia maggiore nelle persone che hanno una minore concentrazione nel plasma di antiossidanti, e specie di vitamina C. Non trascurando che i fumatori e le persone anziane tendo ad avere già una minore concentrazione di antiossidanti, e nutrienti in genere, nell’organismo.
La vitamina C, si trova sì nelle arance ma anche nei peperoni e nei broccoli, nei piselli e nelle fragole, nei kiwi. Una papaia, ad esempio, ha quattro volte più vitamina C di un’arancia. “Lo studio dell’Imperial College di Londra contribuisce a formare un nucleo crescente di evidenze che mostrano come gli antiossidanti possono mitigare gli effetti dell’inquinamento atmosferico” ha dichiarato Michael Bauer, della University of British Columbia in Canada, noto per le sue ricerche internazionali su inquinamento atmosferico e salute pubblica. Difatti gli antiossidanti contrastano il cosiddetto “stress ossidativo”, cioè le molecole ossidanti che si formano in eccesso quando gli agenti inquinanti vengono assorbiti dai polmoni: i cosiddetti radicali liberi che possono danneggiare le cellule.
Ma non solo. Gli antiossidanti stimolano il fegato a produrre gli enzimi necessari alla loro stessa scomposizione: quindi aiutano a disintossicare l’organismo. E come scrive Michael Pollan “più l’ambiente è tossico più dovremmo consumare vegetali”. Gli effetti dell’inquinamento atmosferico sono stati di recente anche studiati in riferimento alle donne in gravidanza: notando come l’esposizione a certi inquinanti dell’atmosfera aumenta il rischio di mortalità fetale o prenatale.
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Roma, 18 mar. (Adnkronos) - "Vogliamo il pilastro europeo dell'Alleanza atlantica e non lo delegheremo alla Francia e alla Gran Bretagna". Lo ha affermato il capogruppo di Forza Italia al Senato, Maurizio Gasparri, nella dichiarazione di voto sulle risoluzioni presentate sulle comunicazioni del presidente del Consiglio, Giorgia Meloni, in vista del prossimo Consiglio europeo. "Per avere i granai pieni -ha aggiunto- bisogna avere gli arsenali pieni, la difesa è la premessa della libertà e della democrazia".
Bruxelles, 18 mar. - (Adnkronos) - Le sedici aziende dell’Alleanza “Value of Beauty”, lanciata a febbraio 2024, hanno presentato a Bruxelles uno studio commissionato a Oxford Economics sull’impatto socioeconomico del settore. Il Gruppo L’Oréal, Kiko Milano, Beiersdorf, Iff, e altri grandi marchi dell’industria vogliono inserirsi nello spiraglio aperto dalla Commissione europea per favorire la semplificazione normativa in vari ambiti, e per chiedere un dialogo strategico sul futuro del settore, come già successo per agricoltura e automotive.
Il settore guarda con attenzione alle proposte su una legge europea vincolante per le biotecnologie e alla strategia per la bioeconomia, che la Commissione si impegna a presentare entro la fine dell’anno. Ma guarda con attenzione anche agli sviluppi nelle relazioni commerciali in Occidente alla luce della recente entrata in vigore dei dazi di Washington sull’import dall’Unione europea.
“Cinque delle sette più grandi aziende del settore hanno la loro sede nell’Ue”, ha sottolineato l’amministratore delegato del Gruppo L’Oréal, Nicolas Hieronimus.
A Bruxelles i sedici membri dell’Alleanza chiedono politiche per la produzione sostenibile di ingredienti e la formazione di personale per sbloccare il potenziale del settore. Un aspetto legato, secondo l’amministratore delegato di Kiko Milano, Simone Dominici, all’impatto positivo che la cura del corpo e dell’estetica ha sull’autostima e sulla salute mentale dei consumatori. Aspetti non trascurati dallo studio dell’Oxford Economics presentato all’ombra dei palazzi delle istituzioni europee. Il rapporto mostra che la spesa dei consumatori nell’Ue per i prodotti di bellezza e cura della persona ha superato i 180 miliardi di euro e dato lavoro a oltre tre milioni di persone, un numero che supera il totale della forza lavoro presente in 13 Stati membri dell’Ue. Troppi anche gli oneri per l'industria della cosmetica che rendono necessaria una revisione della direttiva sulle acque reflue. Forte dei 496 milioni di euro generati ogni giorno e dei 3,2 milioni di posti di lavoro, la cordata dei grandi nomi dell’industria della bellezza chiede che tutti i settori che contribuiscono ai microinquinanti nelle acque siano ritenuti responsabili, in linea con il principio “chi inquina paga”.
I riflettori dell’Alleanza, che guarda anche agli interessi di tutti gli attori della filiera - dagli agricoltori ai vetrai, importanti nella catena del valore quanto le case di fragranze - sono rivolti in primis sull’attesa revisione del regolamento Reach (Regulation on the registration, evaluation, authorisation and restriction of chemicals), che regolamenta le sostanze chimiche autorizzate e soggette a restrizione nell’Unione europea. L’Alleanza chiede che a questa iniziativa, annunciata nel 2020 come parte del pacchetto sul Green deal, si aggiunga anche una revisione del regolamento sui prodotti cosmetici.
L’appello ha come obiettivo la riduzione degli oneri amministrativi e lo stimolo all'innovazione, senza sacrificare l’approccio basato sul rischio per la salute e la responsabilità per la tutela dell’ambiente. Trasmette ottimismo l’iniziativa della Commissione di considerare delle esenzioni per alcune imprese colpite dalla direttiva della diligenza dovuta che imponeva oneri considerati sproporzionati alle piccole e medie imprese, la colonna portante del settore.
“Vogliamo impiegare più tempo alla sostenibilità, piuttosto che alla rendicontazione amministrativa”, è stato l’appello degli amministratori delegati durante la conferenza stampa che ha preceduto gli incontri istituzionali al Parlamento europeo, tra cui quello con la presidente dell’istituzione, Roberta Metsola. Lo studio presentato dimostra che una parte consistente della cura per la sostenibilità ambientale passa anche dalla cosmetica. L’Oréal ha già annunciato che entro il 2030 il 100% della plastica utilizzata nelle confezioni sarà ottenuta da fonti riciclate o bio-based.
Roma, 18 mar. (Adnkronos) - "Mandare soldati in Ucraina mentre ci sono i bombardamenti è una pazzia e l'Italia non farà questa scelta". Lo ha affermato il capogruppo di Forza Italia al Senato, Maurizio Gasparri, nella dichiarazione di voto sulle risoluzioni presentate sulle comunicazioni al Senato del presidente del Consiglio, Giorgia Meloni, in vista del prossimo Consiglio europeo.
Roma, 18 mar. (Adnkronos) - "Gli inglesi sono usciti dall'Europa e adesso ci convocano una volta a settimana, facessero domanda per rientrare nell'Unione europea". Lo ha affermato il capogruppo di Forza Italia al Senato, Maurizio Gasparri, nella dichiarazione di voto sulle risoluzioni presentate sulle comunicazioni al Senato del presidente del Consiglio, Giorgia Meloni, in vista del prossimo Consiglio europeo.
Roma, 18 mar. (Adnkronos) - "Dei Servizi segreti non si parla nell'Autogrill, si parla nel Copasir, io all'Autogrill ci vado a comprare il panino". Lo ha affermato il capogruppo di Forza Italia al Senato, Maurizio Gasparri, nella dichiarazione di voto sulle risoluzioni presentate sulle comunicazioni al Senato del presidente del Consiglio, Giorgia Meloni, in vista del prossimo Consiglio europeo.
Roma, 18 mar. (Adnkronos) - "Da oggi sono autorizzato a dire che la Meloni non smentisce l'utilizzo di intercettazioni preventive nei confronti di un giornalista che attacca il Governo. È una cosa enorme, che ha a che fare con la dignità delle Istituzioni. Se non vi rendete conto che su questa cosa si gioca il futuro della libertà, allora sappiate che c'è qualcuno che lascia agli atti questa frase, perchè quando intercetteranno voi, in modo illegittimo, con i trojan illegali, saremo comunque dalla vostra parte per difendere il vostro diritto di cittadini, mentre voi oggi vi state voltando dal'altra parte". Lo ha affermato Matteo Renzi nella sua dichiarazione di voto sulle risoluzioni sulle comunicazioni al Senato del presidente del Consiglio, Giorgia Meloni, in vista del prossimo Consiglio europeo.
"Giorgia Meloni va al Consiglio europeo senza una linea, senza sapere da che parte stare, senza aver avuto il coraggio di rispondere a quella frase che lei stessa aveva detto: 'come diceva Pericle la felicità consiste nella libertà e la libertà dipende dal coraggio'. Se la felicità e la libertà dipendono dal coraggio, Giorgia Meloni -ha concluso l'ex premier- non è felice, non è libera".
Roma, 18 mar. (Adnkronos) - "Proprio perché sono una patriota metterò questa nazione in sicurezza, perché come dice la nostra Costituzione difendere la Patria è un sacro dovere del cittadino". Lo ha affermato il presidente del Consiglio, Giorgia Meloni, nella replica al Senato sulle comunicazioni in vista del prossimo Consiglio europeo.