Giornata di scontri in Siria, dove le truppe di Assad hanno messo a ferro e fuoco due quartieri periferici di Damasco. Secondo il Free Syrian Army sono almeno 40 i morti a Kfar Suse, dove 22 carri armati fanno scudo ai soldati che rastrellano le case e uccidono sommariamente gli uomini che trovano, e nel vicino Nahr Eisha. Gli elicotteri, spiegano, “hanno lanciato razzi”. Tra le vittime anche un giornalista siriano, Musaab alAwdallah, sostenitore della rivolta anti-regime. E’ stato ucciso a Nahr Aisha, sobborgo della capitale. Per anni aveva lavorato a un quotidiano governativo.
Il regime di Bashar al-Assad ha però negato quanto dichiarato dagli attivisti anti-regime, braccio armato dell’opposizione costituito per lo più da disertori, secondo cui i ribelli controllerebbero oltre i due terzi di Aleppo. Fonti delle forze di sicurezza, che hanno peraltro preteso di restare riservate, al contrario hanno affermato che nella capitale economica della Siria “stanno arrivando rinforzi da da ambedue le parti”, perché “questa è una guerra destinata a protrarsi a lungo”. La scelta di una fonte anonima per questa dichiarazione sembra tuttavia svuotare la smentita di significato. Tanto più che, specie ad Aleppo, i governativi appaiono ricorrere con sempre maggiore frequenza ai raid aerei e ai bombardamenti da lunga distanza, perché un’avanzata di terra davvero in profondità di per sè rimane una chimera.
Gli attacchi nella capitale sono iniziati nella notte, quando nei quartieri di Damasco si sono sentite forti esplosioni, concentrate verso i quartieri meridionali della città. Secondo fonti locali citate dall’agenzia Ansa, inoltre, l’esercito governativo avrebbe creato una rete di posti di blocco attorno agli ingressi principali nella capitale. Secondo attivisti del Damascus media center, uno degli hub della comunicazione anti-regime, l’artiglieria avrebbe anche ripreso a colpire la capitale, come non accadeva dal 18 luglio. I cannoni sparano dal monte Qasium, quello dove ha posizione la quarta divisione dell’esercito siriano, che domina la città. Le fonti dell’Ansa dicono che questa nuova attività dell’esercito regolare può voler dire solo che “i ribelli sono rientrati a Damasco”, dopo che con una lunga offensiva l’esercito governativo li aveva costretti alla ritirata. Non diversa la situazione ad Aleppo, la “Capitale del nord”, dove continuano i duri combattimenti in corso da oltre un mese.
I ribelli e l’esercito regolare si contendono il controllo di alcune aree della città, soprattutto dei quartieri a ridosso dell’aeroporto. Intanto, l’Agence France Presse ha divulgato una traduzione dei commenti fatti dal vice premier siriano Qadri Jamil al termine dell’incontro di ieri a Mosca con il ministro degli esteri russo Sergei Lavrov. Jamil, secondo l’Afp, avrebbe detto che “per quello che riguarda le dimissioni del presidente, se queste dimissioni sono una precondizione per il dialogo, allora non ci sarà alcun dialogo. Ma siamo pronti a discutere ogni cosa durante i negoziati, anche questo aspetto”. E’ la prima volta che da esponenti di rilievo del governo del presidente Assad arriva una indicazione, per quanto poco più di uno spiraglio, sulla disponibilità a discutere anche l’uscita di scena di Bashar e non è un caso che questa apertura sia arrivata proprio da Mosca.
Le parole di Jamil arrivano dopo che gli Stati Uniti hanno reso noto che solleveranno la questione delle dimissioni di Assad con Lakhdar Brahimi, il nuovo inviato speciale di Onu e Lega Araba, non appena ci sarà un primo incontro ufficiale. Brahimi, accettando l’incarico che è stato di Kofi Annan, aveva detto in una serie di interviste alla Bbc e alla Reuters che secondo lui la richiesta di dimissioni poteva forse essere prematura. La pressione internazionale, intanto, si fa più forte. Dopo Usa, Gran Bretagna e Germania, anche la Francia ammette ufficialmente di aver fornito e continuare a fornire appoggio “non letale” ai combattenti del Fsa. Lo ha detto in una intervista radiofonica il primo ministro francese Jean-Marc Ayrault, specificando che “a livello militare abbiamo risposto a una richiesta del Consiglio nazionale siriano per fornire appoggio nelle comunicazioni e mezzi di protezione”. Ayrault ha però precisato anche che la Francia non ha alcuna intenzione di appoggiare un intervento in Siria, senza l’avallo dell’Onu: “Abbiamo visto cosa è successo in Iraq – ha detto il primo ministro francese – George W. Bush ha voluto andare in guerra da solo e alla fine si è dimostrato che avevamo ragione noi”.
I ribelli però, ricevono anche aiuti di altro tipo. Secondo la stampa russa, tra l’11 e il 13 agosto sarebbe morto in Siria Rustam Gelayev, 24enne figlio primogenito del comandante ceceno Ruslam. Il giovane era andato in Siria per unirsi ai combattenti anti-Assad e il suo corpo sarebbe già stato portato in Cecenia per la sepoltura. Si aggrava anche la situazione in Libano, a Tripoli, dove da due giorni ci sono scontri armati tra i sunniti del quartiere di Bab al-Tabbaneh e gli alawiti di Jebel Mohsen. Anche stamattina, secondo fonti locali, ci sono state sparatorie come quelle che nei giorni scorsi hanno causato una sessantina di feriti e almeno due morti. Il bilancio, secondo le ultime notizie, è arrivato a una decina di morti e stamattina per le vie di Bab al-Tabbaneh si potevano vedere gruppi di estremisti sunniti armati diretti verso il vicino quartiere alawita. L’esercito libanese sta cercando di riportare la calma, ma il rischio che la situazione sfugga del tutto di mano è molto forte. I sunniti locali accusano gli alawiti di appoggiare il regime di Assad, ma è soprattutto lungo i forti canali di legami familiari tra i due lati del confine che il conflitto siriano rischia di espandersi al Paese dei Cedri, con implicazioni difficili da prevedere su tutto il Medio Oriente.
di Joseph Zarlingo
Mondo
Siria, l’esercito uccide 40 persone a Damasco. Tra loro anche un giornalista
Secondo i ribelli del Free Syrian Army, le truppe di Assad oggi avrebbero causato decine di morti. Prosegue anche la battaglia ad Aleppo, dove i militari del regime ricorrono con sempre maggiore frequenza a raid aerei e bombardamenti da lunga distanza
Giornata di scontri in Siria, dove le truppe di Assad hanno messo a ferro e fuoco due quartieri periferici di Damasco. Secondo il Free Syrian Army sono almeno 40 i morti a Kfar Suse, dove 22 carri armati fanno scudo ai soldati che rastrellano le case e uccidono sommariamente gli uomini che trovano, e nel vicino Nahr Eisha. Gli elicotteri, spiegano, “hanno lanciato razzi”. Tra le vittime anche un giornalista siriano, Musaab alAwdallah, sostenitore della rivolta anti-regime. E’ stato ucciso a Nahr Aisha, sobborgo della capitale. Per anni aveva lavorato a un quotidiano governativo.
Il regime di Bashar al-Assad ha però negato quanto dichiarato dagli attivisti anti-regime, braccio armato dell’opposizione costituito per lo più da disertori, secondo cui i ribelli controllerebbero oltre i due terzi di Aleppo. Fonti delle forze di sicurezza, che hanno peraltro preteso di restare riservate, al contrario hanno affermato che nella capitale economica della Siria “stanno arrivando rinforzi da da ambedue le parti”, perché “questa è una guerra destinata a protrarsi a lungo”. La scelta di una fonte anonima per questa dichiarazione sembra tuttavia svuotare la smentita di significato. Tanto più che, specie ad Aleppo, i governativi appaiono ricorrere con sempre maggiore frequenza ai raid aerei e ai bombardamenti da lunga distanza, perché un’avanzata di terra davvero in profondità di per sè rimane una chimera.
Gli attacchi nella capitale sono iniziati nella notte, quando nei quartieri di Damasco si sono sentite forti esplosioni, concentrate verso i quartieri meridionali della città. Secondo fonti locali citate dall’agenzia Ansa, inoltre, l’esercito governativo avrebbe creato una rete di posti di blocco attorno agli ingressi principali nella capitale. Secondo attivisti del Damascus media center, uno degli hub della comunicazione anti-regime, l’artiglieria avrebbe anche ripreso a colpire la capitale, come non accadeva dal 18 luglio. I cannoni sparano dal monte Qasium, quello dove ha posizione la quarta divisione dell’esercito siriano, che domina la città. Le fonti dell’Ansa dicono che questa nuova attività dell’esercito regolare può voler dire solo che “i ribelli sono rientrati a Damasco”, dopo che con una lunga offensiva l’esercito governativo li aveva costretti alla ritirata. Non diversa la situazione ad Aleppo, la “Capitale del nord”, dove continuano i duri combattimenti in corso da oltre un mese.
I ribelli e l’esercito regolare si contendono il controllo di alcune aree della città, soprattutto dei quartieri a ridosso dell’aeroporto. Intanto, l’Agence France Presse ha divulgato una traduzione dei commenti fatti dal vice premier siriano Qadri Jamil al termine dell’incontro di ieri a Mosca con il ministro degli esteri russo Sergei Lavrov. Jamil, secondo l’Afp, avrebbe detto che “per quello che riguarda le dimissioni del presidente, se queste dimissioni sono una precondizione per il dialogo, allora non ci sarà alcun dialogo. Ma siamo pronti a discutere ogni cosa durante i negoziati, anche questo aspetto”. E’ la prima volta che da esponenti di rilievo del governo del presidente Assad arriva una indicazione, per quanto poco più di uno spiraglio, sulla disponibilità a discutere anche l’uscita di scena di Bashar e non è un caso che questa apertura sia arrivata proprio da Mosca.
Le parole di Jamil arrivano dopo che gli Stati Uniti hanno reso noto che solleveranno la questione delle dimissioni di Assad con Lakhdar Brahimi, il nuovo inviato speciale di Onu e Lega Araba, non appena ci sarà un primo incontro ufficiale. Brahimi, accettando l’incarico che è stato di Kofi Annan, aveva detto in una serie di interviste alla Bbc e alla Reuters che secondo lui la richiesta di dimissioni poteva forse essere prematura. La pressione internazionale, intanto, si fa più forte. Dopo Usa, Gran Bretagna e Germania, anche la Francia ammette ufficialmente di aver fornito e continuare a fornire appoggio “non letale” ai combattenti del Fsa. Lo ha detto in una intervista radiofonica il primo ministro francese Jean-Marc Ayrault, specificando che “a livello militare abbiamo risposto a una richiesta del Consiglio nazionale siriano per fornire appoggio nelle comunicazioni e mezzi di protezione”. Ayrault ha però precisato anche che la Francia non ha alcuna intenzione di appoggiare un intervento in Siria, senza l’avallo dell’Onu: “Abbiamo visto cosa è successo in Iraq – ha detto il primo ministro francese – George W. Bush ha voluto andare in guerra da solo e alla fine si è dimostrato che avevamo ragione noi”.
I ribelli però, ricevono anche aiuti di altro tipo. Secondo la stampa russa, tra l’11 e il 13 agosto sarebbe morto in Siria Rustam Gelayev, 24enne figlio primogenito del comandante ceceno Ruslam. Il giovane era andato in Siria per unirsi ai combattenti anti-Assad e il suo corpo sarebbe già stato portato in Cecenia per la sepoltura. Si aggrava anche la situazione in Libano, a Tripoli, dove da due giorni ci sono scontri armati tra i sunniti del quartiere di Bab al-Tabbaneh e gli alawiti di Jebel Mohsen. Anche stamattina, secondo fonti locali, ci sono state sparatorie come quelle che nei giorni scorsi hanno causato una sessantina di feriti e almeno due morti. Il bilancio, secondo le ultime notizie, è arrivato a una decina di morti e stamattina per le vie di Bab al-Tabbaneh si potevano vedere gruppi di estremisti sunniti armati diretti verso il vicino quartiere alawita. L’esercito libanese sta cercando di riportare la calma, ma il rischio che la situazione sfugga del tutto di mano è molto forte. I sunniti locali accusano gli alawiti di appoggiare il regime di Assad, ma è soprattutto lungo i forti canali di legami familiari tra i due lati del confine che il conflitto siriano rischia di espandersi al Paese dei Cedri, con implicazioni difficili da prevedere su tutto il Medio Oriente.
di Joseph Zarlingo
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Napoli, 13 mar. (Adnkronos/Labitalia) - In una Campania in crescita, ma ancora segnata dal fenomeno della fuga di talenti, il legame tra formazione universitaria e sviluppo economico diventa cruciale. Se ne è discusso presso la Sala D’Amato dell’Unione Industriale Napoli, durante l’evento 'Muoversi nelle professioni e sul territorio', promosso dalla Luiss e dedicato alle lauree magistrali dell’Ateneo.
“La Luiss lavora in prima linea per costruire corsi di laurea magistrale strettamente legati alle necessità del mercato del lavoro. Pur avendo sede a Roma, dedichiamo particolare attenzione alla Campania, seconda regione di provenienza dei nostri studenti e territorio ricco di opportunità nei settori chiave come turismo, agroalimentare e aerospazio. Il nostro obiettivo è collaborare con le imprese campane affinché i nostri studenti possano realizzarsi professionalmente all’interno di esse, raggiungendo posizioni apicali”, ha spiegato Enzo Peruffo, Dean della Graduate School Luiss e responsabile dello sviluppo dei percorsi magistrali dell’Ateneo.
Durante l’incontro sono state illustrate anche le caratteristiche dell’offerta formativa Luiss: “E' importante farsi guidare dalle proprie passioni e dai propri interessi, ma anche essere pronti a sviluppare nuove competenze trasversali, saper dialogare con l’intelligenza artificiale con solide competenze verticali e lavorare sulle life skills, le cosiddette competenze della vita. Solo così si potranno affrontare le trasformazioni attuali e future. Per noi è fondamentale interagire con tutte le realtà del territorio, da cui traiamo spunto per disegnare un’offerta formativa sempre più aderente alle esigenze del mercato del lavoro. Il nostro obiettivo è formare studenti altamente preparati, motivati e appassionati, in grado non solo di entrare nel mondo del lavoro, ma di costruire percorsi di carriera soddisfacenti e di successo”.
Roma, 13 mar. (Adnkronos/Labitalia) - Si è conclusa oggi la terza edizione del Welfare day evento di riferimento per il mondo del welfare aziendale, organizzato da Comunicazione Italiana in collaborazione con Pluxee Italia, player globale leader nei benefit aziendali e nell’employee engagement. La giornata, ospitata presso Palazzo dell’Informazione in Roma e trasmessa in diretta su www.comunicazioneitaliana.tv, ha offerto spunti concreti su come le imprese possano integrare il welfare nelle proprie strategie, favorendo sostenibilità, engagement dei dipendenti e innovazione.
L'evento si è aperto con il Keynote Speech di Pluxee Italia, in cui Anna Maria Mazzini e Tommaso Palermo - rispettivamente Chief Growth Officer e Managing Director di Pluxee Italia - hanno evidenziato come il welfare aziendale stia evolvendo in una strategia collettiva, guidata dalla digitalizzazione e dalla crescente personalizzazione dei servizi. Attraverso dati e case study, è emerso come la tecnologia stia rivoluzionando la gestione del benessere dei dipendenti, rendendolo più accessibile ed efficace. Durante l’evento Pluxee ha presentato anche la nuova piattaforma welfare: un’innovazione che amplia l’offerta dei servizi offerti, basata su flessibilità, accessibilità e ampiezza del network.
Nel corso delle tre sessioni talk show, con la partecipazione di Chro, welfare manager e altre figure hr chiave di aziende del Paese, sono stati affrontati alcuni dei temi più rilevanti per il futuro del welfare. Nel primo, 'Welfare strategico: l’alleanza tra hr e business e la creazione di valore sostenibile', con la conduzione di Esther Intile di Enel Group, è stato approfondito il legame tra il welfare aziendale e la sostenibilità delle imprese. Tra i punti emersi, la necessità di un approccio integrato tra hr e business per massimizzare l’impatto positivo del welfare sulla produttività e sulla retention dei talenti.
Nel secondo panel, “Il ruolo dei benefit aziendali all'interno della strategia di welfare”, si è discusso di come i benefit siano passati da strumenti standardizzati a soluzioni sempre più personalizzate, grazie all’ascolto attivo delle esigenze dei dipendenti e all’uso di piattaforme digitali. Relatori e relatrici hanno sottolineato l'importanza di costruire un ecosistema aziendale basato sulla flessibilità e sull’inclusione, ma hanno anche posto l’accento su una criticità diffusa: troppi dipendenti non conoscono o non sfruttano i benefit a loro disposizione. Servono quindi strategie di comunicazione più efficaci per favorire un reale engagement.
Il terzo e ultimo talk show, “La centralità del welfare nelle strategie di attraction e retention”, ha posto l’attenzione sulla crescente importanza del welfare come strumento di attrazione e fidelizzazione dei talenti. Tra le best practice emerse, il rafforzamento di benefit legati alla salute, al sostegno alla genitorialità e al benessere psicologico, aspetti ormai fondamentali per le nuove generazioni di lavoratori.
La sfida è coniugare ascolto e personalizzazione, superando l’approccio one-size-fits-all e costruendo soluzioni di welfare sempre più dinamiche, scalabili e in linea con le nuove esigenze del mondo del lavoro. Un welfare aziendale davvero efficace non solo migliora il benessere di lavoratori e lavoratrici, ma genera un impatto positivo sull'intera organizzazione, contribuendo alla sostenibilità e alla crescita nel lungo periodo. Durante l’evento hanno condiviso la loro esperienza le seguenti aziende: Altergon Italia, Atac, Eidosmedia, Fater, Fedegroup, Fendi, Hewlett Packard Enterprise, Philip Morris International, Procter & Gamble, Rheinmetall Italia, Ria Money Transfer e Tim. L’evento potrà a breve essere riascoltato su www.comunicazione.tv. L’appuntamento con il Welfare day si rinnova per il 2026, con l’obiettivo di continuare a tracciare il futuro del welfare aziendale in Italia.
Milano, 13 mar. (Adnkronos) - "Procederemo a tutelare la reputazione e l’onorabilità dello studio legale Giarda nelle opportune sedi competenti, come, del resto, già avvenuto in passato nei confronti dello stesso avvocato Massimo Lovati, confidando che questa vicenda possa finalmente trovare la giusta definizione, da tempo auspicata anche dal fondatore dello studio". Gli avvocati Fabio ed Enrico Giarda, ex difensori di Alberto Stasi, condannato in via definitiva a 16 anni per l'omicidio della fidanzata Chiara Poggi, replicano così alle affermazioni del difensore di Andrea Sempio, nuovamente indagato per il delitto di Garlasco, che ha sostenuto che "l'indagine del 2017 è stata frutto di una macchinazione".
Dichiarazioni ritenute dai fratelli Giarda "del tutto gratuite e gravemente lesive. L'avvocato Lovati evidentemente dimentica che la denuncia a suo tempo presentata nel 2017 da Andrea Sempio nei confronti dello studio legale Giarda e degli investigatori incaricati è stata archiviata nel 2020 dal gip di Milano, che nella sua ordinanza ha certificato l’assoluta correttezza dell’attività di raccolta e successiva estrazione dai reperti".
Milano, 13 mar. (Adnkronos) - "Il mercato domestico è in leggera crescita, sia a volume che a valore. Noi siamo cresciuti un po’ più del mercato, abbiamo guadagnato un +2,6 contro il 2% del mercato". Lo afferma Renato Roca, country manager di Findus Italia, all’evento ‘100%: il nostro percorso di sostenibilità’, organizzato oggi a Milano da Findus per celebrare il traguardo del 100% di prodotti ittici certificati Msc e Asc.
“L'Italia non è un Paese da grandissime crescite nel food nel largo consumo - spiega Roca - però è un mercato che sta continuando a dare una buona soddisfazione da quando siamo usciti dai periodi un po’ tesi della grande morsa inflattiva del 2022 e 2023. Dal 2024 il mercato si è normalizzato, anche grazie a iniziative, come la nostra, di comunicazione, di riposizionamento prezzi, che hanno un po’ smosso le acque. Siamo quindi molto fiduciosi”.
Come sottolineato anche all’incontro con la stampa organizzato oggi all'Acquario civico di Milano, quello del surgelato è un settore che “intercetta una serie di trend, come quello dell'anti spreco ma anche dell’attenzione alle abitudini alimentari. Il nostro portafoglio prodotti è composto all'80% da pesce e vegetali e adesso abbiamo anche il pollo - conclude il country manager di Findus Italia - Quello che è confortante come dato è che il mercato ha riacquistato l'1% delle famiglie che erano uscite, noi abbiamo riacquisito 2 punti di penetrazione tra le famiglie acquirenti e il pesce, in particolare, ne ha acquisiti 4”.
Milano, 13 mar. (Adnkronos) - "Il mercato domestico è in leggera crescita, sia a volume che a valore. Noi siamo cresciuti un po’ più del mercato, abbiamo guadagnato un +2,6 contro il 2% del mercato". Lo afferma Renato Roca, country manager di Findus Italia, all’evento ‘100%: il nostro percorso di sostenibilità’, organizzato oggi a Milano da Findus per celebrare il traguardo del 100% di prodotti ittici certificati Msc e Asc.
“L'Italia non è un Paese da grandissime crescite nel food nel largo consumo - spiega Roca - però è un mercato che sta continuando a dare una buona soddisfazione da quando siamo usciti dai periodi un po’ tesi della grande morsa inflattiva del 2022 e 2023. Dal 2024 il mercato si è normalizzato, anche grazie a iniziative, come la nostra, di comunicazione, di riposizionamento prezzi, che hanno un po’ smosso le acque. Siamo quindi molto fiduciosi”.
Come sottolineato anche all’incontro con la stampa organizzato oggi all'Acquario civico di Milano, quello del surgelato è un settore che “intercetta una serie di trend, come quello dell'anti spreco ma anche dell’attenzione alle abitudini alimentari. Il nostro portafoglio prodotti è composto all'80% da pesce e vegetali e adesso abbiamo anche il pollo - conclude il country manager di Findus Italia - Quello che è confortante come dato è che il mercato ha riacquistato l'1% delle famiglie che erano uscite, noi abbiamo riacquisito 2 punti di penetrazione tra le famiglie acquirenti e il pesce, in particolare, ne ha acquisiti 4”.
Roma, 13 mar. - (Adnkronos) - Quella di oggi, per il governatore Francesco Rocca, è “una bella giornata, che ci ricorda da un lato quanto è bello vivere e rappresentare questa regione, ma soprattutto l’importanza di essere accompagnati in questo viaggio e in questo anno particolare, che è un’occasione che non possiamo perdere, fra Giubileo e l’Expo di Osaka. Sono grato al Niaf per la capacità di custodire l’elemento valoriale con la necessità di andare oltre ai confini. Questa è la conseguenza naturale di valori che non si è mai persa: la comunità italoamericana non deve perdere le sue radici, la consapevolezza, e l’orgoglio di essere italiani”.
“I 20 milioni di italoamericani sono i migliori ambasciatori dell’Italia nel mondo - afferma il presidente Niaf Robert Allegrini - e nel nostro 50mo anniversario non potevamo che scegliere il Lazio: abbiamo voluto condividere l’occasione con la regione che ospita la capitale d’Italia, non potevamo fare altrimenti, per dimostrare che il Lazio non è solo il Colosseo e la Fontana di Trevi ma che è una Regione che guarda al futuro”. Un legame quello con il Lazio che si fa anche con il cibo ma non solo. Un piatto su tutti: le Fettuccine alla Alfredo: “Poter portare a Washington Mario Mozzetti del ristorante Alfredo alla Scrofa, uno dei più grandi ambasciatori del Lazio negli Stati Uniti e di avere l'opportunità qua a Roma di andare al ristorante dove è nato questo piatto iconico per me è un motivo di grande soddisfazione”. Per Mario Mozzetti, “è un vero sogno andare alla convention Niaf di Washington e portare le fettuccine alla Alfredo. Portare questo piatto è un orgoglio anche a livello storico: portare Alfredo alla Scrofa negli Stati Uniti significa raccontare la storia che collega idealmente, ma non solo, l’Italia e gli Stati Uniti”.
Roma, 13 mar. - (Adnkronos) - Il Lazio è “Regione d’Onore Niaf 2025”. Un evento che ricade nel 50mo anniversario della National Italian American foundation, la più grande associazione di italoamericani. Lo slogan è chiaro: “All you need is Lazio”, fra sapori autentici, la storia incisa nella pietra, meraviglie naturali, benessere e relax, arte e artigianato, la magia del cinema, innovazione e aerospazio, eccellenza accademica e un patrimonio culturale unico. “È un grande riconoscimento - afferma Roberta Angelilli, vicepresidente e assessore a Sviluppo economico, Commercio, Artigianato, Industria, Internazionalizzazione della Regione Lazio - in cui saremo protagonisti a 360 gradi. Saranno coinvolte 20 startup e pmi innovative oltre a 18 grandi imprese che saranno attori protagonisti. Non è solo un grande evento ma è una vera missione di sistema. Ma non ci saranno solo le imprese: saranno coinvolte anche università e centri di ricerca. Startup. Gli obiettivi, netti e chiari - prosegue Angelilli - sono un piano di networking per una forte connessione con le imprese. L’altra sfida è l’ attrazione degli investimenti”. Per Amedeo Teti, capo Dipartimento per il Mercato del Mimit, “la Regione Lazio merita questa posizione di Regione d’onore. Il Lazio è da sempre attrattore di grandi investimenti. Secondo il Financial Times poi solo nel 2024 l’Italia ha attratto 35,5 miliardi di investimenti e ha creato 36mila posti di lavoro”.