La Regione Campania, contattata più volte dal fattoquotidiano.it, non ci sta a passare per l’ente che sta lasciando “morire” l’istituto di studio filosofici di Napoli dopo l’annuncio del sindaco Luigi De Magistris, sulla disponibilità del Comune di offrire gli spazi dell’Albergo dei Poveri, dirama un lungo comunicato in cui “scarica” la responsabilità sul ministero dell’Istruzione. Gli assessori alla Cultura Caterina Miraglia, al Demanio e Patrimonio Ermanno Russo, al Governo del Territorio Marcello Taglialatela e alla Ricerca Guido Trombetti fanno sapere in una nota che “la Regione ha fatto completamente la sua parte, destinando risorse economiche ed attivando le necessarie azioni di sostegno, nel rispetto, ovviamente, dei limiti previsti dalla normativa che disciplina i finanziamenti pubblici a soggetti privati”. La Giunta si augura che “anche il Governo attivi iniziative concrete”.

Gli assessori fanno sapere che la giunta “ha deliberato e concluso l’acquisto” dell’immobile di Santa Maria degli Angeli “nel 2011” e di aver “liquidato 4.128.135 euro” e con “successivi provvedimenti la Giunta Regionale ha predisposto un piano di pagamenti sia per gli oneri contrattuali derivanti dall’acquisto dell’immobile, sia per indire la gara delle opere di manutenzione e adeguamento strutturale. Tale adeguamento è necessario per destinare l’immobile ad uso biblioteca e, quindi, per assicurare un’adeguata allocazione, conservazione e pubblica fruizione del patrimonio bibliografico dell’Istituto italiano degli studi filosofici”. Si tratta di “una biblioteca pubblica a scaffale aperto, per favorire la lettura e la fruizione dei libri, che consenta di disporre i testi secondo la disciplina o classe di appartenenza dando in tal modo la possibilità al pubblico di prelevare liberamente i volumi sfogliarli, consultarli, leggerli, studiarli”. Per questo, prosegue la nota, “si procederà alla digitalizzazione dei testi che comporta un impegno finanziario di circa 2 milioni. Al momento sono in corso le procedure di acquisizione delle risorse finanziarie per tali interventi”.

Per quanto riguarda, poi, l’Accordo di Programma stipulato nel 2004 tra la Regione Campania e il ministero dell’Istruzione, lo stesso prevedeva un importo complessivo di 8 milioni in favore dell’Istituto ed aveva il fine di definire ulteriori azioni di sostegno alla diffusione della cultura quale aspetto essenziale di una politica di sviluppo del territorio, con il dichiarato obiettivo di consolidare le pluriennali esperienze ed attività svolte da strutture di elevata qualificazione quali, tra l’altro, l’Istituto italiano per gli studi filosofici”.  Un accordo che, secondo gli assessori regionali, “ha quasi completamente esaurito le proprie attività: resta, in questo momento, in sospeso una quota di circa 1 milione di euro per attività che l’Istituto dichiara di aver realizzato (ha presentato apposita rendicontazione delle attività) e che la commissione di monitoraggio presso il Ministero dichiara di non poter valutare in quanto mancano (per stessa ammissione dell’Istituto) le relative quietanze di pagamento. Per ovviare a tale situazione il giorno 1 agosto è stata convocata una riunione in Regione, presenti l’assessore Trombetti, l’avvocato Marotta e il presidente della Commissione di monitoraggio dell’accordo Carrino, nel corso della quale si è rilevato che le risorse residuanti sono quasi esclusivamente di quota ministeriale, che la Regione ha erogato la sua parte e che, pertanto, prima di assumere qualsiasi decisione bisogna sentire il Ministero, cui la Commissione dovrà certificare le spese. Al termine della riunione si è concordato di fissare nei primi giorni del mese di settembre una riunione presso il Miur con il dirigente responsabile dell’intervento, nonchè componente della commissione di monitoraggio. Al Miur si è deciso di sottoporre le seguenti ipotesi: a) liquidazione in tranche di importo ridotto con successiva liquidazione a stralcio delle azioni quietanzate, b) riallocazione delle risorse su interventi 2011/2012 eventualmente già quietanzati o quietanzabili. Si ricorda che in merito all’Accordo in oggetto fu proposto al Miur anche un ampliamento nel 2009 ma il ministero dichiarò la propria indisponibilità principalmente per la natura privatistica dell’Istituto”. Nel Grande Progetto sulla rigenerazione del Centro storico di Napoli e la valorizzazione del sito Unesco, infine, “è stato previsto, tra gli interventi, che alcuni ambienti di Castel Capuano siano destinati ad attività in materia di studi filosofici. L’importo fissato per riqualificare e rifunzionalizzare il complesso – conclude la nota – è di 5 milioni di euro”.

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