Il mio è un duplice appello.
Un appello a Giorgio Napolitano per un gesto di sostegno e pacificazione verso i magistrati impegnati da anni per raccontare chi uccise e chi tradì Paolo Borsellino.
Un gesto all’altezza di una Presidenza della Repubblica che voglia realmente verità e giustizia su quelle stragi e che sostenga questa ricerca nel nome del Popolo italiano.
Presidente ritiri il ricorso alla Consulta, abbandoni giureconsulti e consulenti interessati, torni a parlare il linguaggio diretto di cui è capace,vada a Palermo e Caltanissetta a incontrare i magistrati o li convochi al Quirinale e ridia loro sostegno pieno e fiducia.
Lo faccia per Paolo Borsellino e lo faccia per una idea di Giustizia mille volte più importante, nel declino della Nazione, di mille retorici richiami a prerogative intoccabili e che nessuno mette in discussione.
Lo faccia subito e lo faccia in nome del popolo italiano.
E in nome del Popolo Italiano,il Presidente del Consiglio Mario Monti recuperi credibilità, dopo le parole gravi e superficiali degli ultimi giorni, con l’unico atto, doveroso e lineare, possibile: la costituzione di parte civile da parte del Governo italiano nel processo che si aprirà a Palermo nei confronti di uomini delle istituzioni infedeli, accusati di aver condotto la trattativa che è costata la vita a Paolo Borsellino e agli altri servitori dello Stato caduti nelle stragi del ’92.
Un unico appello per due atti che ridarebbero fiducia nello Stato e risposta alla domanda prepotente di verità e giustizia che milioni di cittadini italiani attendono.