Ieri una fuga di gas ha innescato forti deflagrazioni alla Amuay refinery, l'impianto più grande del Paese. Fra le vittime anche un bambino. Lo scoppio ha provocato anche danni alla struttura e alle abitazioni che si trovano nelle vicinanze. Dichiarati 3 giorni di lutto nazionale
Trentanove morti e 82 feriti. Questo è il bilancio provvisorio dell’esplosione avvenuta in mattinata in una raffineria di petrolio, la Amuay refinery, nello stato Stella Lugo nella parte Ovest del Venezuela. A dare l’annuncio dell’incidente è stato il governatore locale alla tv di Stato. A quanto riferito dalle autorità a innescare la deflagrazione sarebbe stata una fuga di gas. Lo scoppio ha provocato anche danni alla struttura e alle abitazioni che si trovano nelle vicinanze. Dei morti 17 sarebbero della Guardia nazionale venezuelana, la polizia militarizzata del Paese, i cui uffici si trovavano in prossimità della raffineria. I servizi di emergenza sono intervenuti sul posto dove fumo e fiamme sono visibili al di sopra della struttura ed è in corso l’evacuazione degli abitanti, ma a quanto riferito dal governatore, la situazione è sotto controllo: “Non ci sono rischi di altre esplosioni”.
La raffineria di Amuay, che produce 645mila barili di greggio al giorno, è parte del Paraguana Refining Center, uno dei complessi di raffinerie più grandi al mondo, con una capacità complessiva di 955 mila barili al giorno. Si trova a 350 chilometri da Caracas. Il presidente Hugo Chavez ha proclamato tre giorni di lutto nazionale affermando che questa tragedia “tocca tutta la famiglia venezuelana, civili e militari”.