Devo ringraziare Ezio Mauro e Pierluigi Bersani perché alla mia veneranda età ho scoperto di essere un destrorso forcaiolo, abbastanza volgare, privo di eleganza e di un visione politica. E pure di essere stato inconsapevole oggetto di una sorta di pogrom ideologico: io così destrorso sono stato utilizzato per infiltrare quella parte di campo ‘loro’ (così l’ha definito il direttore di Repubblica nel suo editoriale dell’altro giorno) e spandere su quel sacro suolo il virus della volgarità, del linguaggio becero.
Sono stravolto da questa scoperta, io che pensavo di essere tutt’altro, perfino di sinistra. Forse in questa mia zeliggitudine di cui non mi sono mai accorto (nel senso di Leonard Zelig, non del programma di Bisio) chissà quante volte mi sono seduto, gratificato e compiaciuto dall’aver incrociato in due occasioni lo sguardo di Sgarbi, nel Salone Margherita per una serata del Bagaglino. Chissà quanto mi sono scompisciato dal ridere guardando Martufello nei panni di De Mita o il finto Andreotti. Chissà, nel mio essere novello dottor Jeckyll e Mr. Hide, quanto ho trovato affascinante il titolo ‘Ciao ciao culona’ con cui uno dei geni (perché li reputo tali, evidentemente) della stampa berlusconiana ha aperto uno dei suoi giornali all’inizio dell’estate.
E non solo: sono pure fascista, l’ha detto Bersani. Perché, lo confesso, reputo che la quasi totalità della nostra miseranda classe politica sia composta da zombie senza qualità che se li avesse scoperti John Landis tanti anni fa (tanto erano sempre li’), col cavolo che se li sarebbe fatti sfuggire per il video di ‘Thriller’. E già che ci sono reputo zombie.2, quelli tipo Renzi che vorrebbero pensionare i loro avi e poi, per dimostrarsi giovani, vanno alla partita con la maglia della loro squadra del cuore.
Grazie a Mauro e Bersani ho scoperto la mia vera natura. E vorrei dedicare loro con tanta gratitudine un titolo creato da Michele Serra su quel giornale destrorso, forcaiolo e già che ci siamo un po’ fascista che fu ‘Cuore’. Titolarono rivolto ai portacolori del pentapartito (che mi ricorda qualcosa di attuale ma non so bene cosa) ‘hanno la faccia come il culo‘. E quando loro misero insieme un altro pentapartito loro titolarono: Loro rifanno lo stesso governo e noi rifacciamo lo stesso titolo: hanno la faccia come il culo. Roba da minculpop, senza dubbio.