“Beppe Grillo è un fenomeno che si ridimensiona in due settimane, ma ci vogliono le proposte giuste”. Ne è convinto Matteo Renzi, sindaco di Firenze e candidato alle future primarie del centrosinistra, sempre che si facciano. “Se il Pd proponesse il dimezzamento dei parlamentari, l’eliminazione del finanziamento pubblico ai partiti”, spiega Renzi, “Grillo al massimo prende l’uno per cento”. Sulle alleanze non si scopre: “Normale che Bersani tra Casini e Vendola scelga il secondo”, commenta, “ma io le alleanze le voglio fare con i cittadini, a questo servono le primarie”. Intervistato dalla stampa a margine del forum trentino di Enrico Letta VeDrò, Renzi si lamenta con i giornalisti: “Parlate troppo di retroscena politici che alla gente non interessano”. Lo accontentiamo. Come affronterebbe la crisi occupazionale e produttiva per la quale protestano i lavoratori sardi? Ma Renzi decide che ormai è tardi. “Non sono un jukebox. Non potete chiedermi prima delle bagatelle e poi darvi un tono tirando fuori la questione della Sardegna”. Meglio attendere il camper, dunque, e il programma al quale pare stia lavorando il giuslavorista Pietro Ichino di Franz Baraggino
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