Alla festa del Pd di Bologna spintoni tra servizio d'ordine e una cinquantina d'attivisti del Movimento: "Ci aveva detto di venirglielo a dire in faccia che era uno zombie ed eccoci qua". Gli organizzatori: "Azione provocatoria"
L’invito neanche una settimana fa: “Venite qui a darmi dello zombie se avete il coraggio”, direttamente dalla bocca del Segretario del Partito Democratico Pierluigi Bersani alla Festa Nazionale del Pd di Reggio Emilia. E loro, gli attivisti del Movimento Cinque Stelle, non se lo sono fatti ripetere due volte. In silenzio, ma con tanti cartelli gialli con la scritta: “cercasi opposizione. Pd uguale perditempo”, sono arrivati alla Festa dell’Unità di Bologna, nel giorno più lungo del segretario, dopo l’inaugurazione del circolo di Villalunga di Castenaso e il dibattito intervista con Walter Veltroni. Un gruppo di venti militanti del Movimento Cinque Stelle, sezioni di Bologna e Ravenna è arrivato verso le 9 a mezz’ora dall’inizio della lunga intervista di Aldo Cazzullo al segretario del Pd. Gli attivisti, con i cartelli alzati hanno attirato l’attenzione del pubblico e delle forze dell’ordine che hanno cominciato a strappare i manifesti e a chiedere di abbandonare la postazione. A fianco, un gruppo di attivisti dei “No Tav”, che con le maniere forti è stato costretto ad abbassare le bandiere.
[brightcove]1815091461001[/brightcove]
La protesta cominciata con toni pacifici ha cominciato ad accendersi non appena i militanti del Pd hanno capito che la contestazione stava riguardando proprio la discussione Grillo vs Bersani. Il pubblico, accorso per ascoltare il segretario democratico, ha cominciato a gridare “buffoni, buffoni”, mentre gli attivisti del Movimento Cinque Stelle continuavano a mostrare i cartelli “opposizione cercasi” e a gridare “avete detto venite a dircelo in faccia ed è quello che abbiamo fatto”. Tra di loro anche alcuni ragazzi vestiti da zombie per l’occasione, per rievocare la parole di Bersani che sabato scorso in apertura della Festa Nazionale del Pd aveva definito toni fascisti quelli che portano a campagne in rete che definiscono “zombie” politici e militanti. Nella mischia anche gli attivisti “No Tav” e “No people Mover”, al grido di “avete portato le banche al potere” o “avete distrutto l’articolo 18”. Per circa un quarto d’ora, il clima si è surriscaldato con alcuni tafferugli tra forze dell’ordine, attivisti e semplici militanti del Pd che non hanno accettato la contestazione.
All’inizio della serata, il programma dei militanti del M5S era semplicemente quello di distribuire alcuni volantini dove, sotto una foto raffigurante il segretario del Partito Democratico, compariva la scritta “Fassista!”. “Fatemi capire, – recita il volantino, – se Bersani viene accomunato a uno zombie politico (tesi supportata dalla sua storia passate e recente) è un insulto gravissimo, se invece Bersani considera il Movimento 5 Stelle alla pari del nuovo Partito Nazionale Fascista è normale dialettica”. La mancanza di una legge sul conflitto di interessi o contro la corruzione, e il fatto che la legge di iniziativa popolare per “ripulire il parlamento dai condannati” non sia mai stata discussa in parlamento: sono alcune delle recriminazioni portate dagli attivisti del movimento che fa capo a Beppe Grillo proprio in una delle roccaforti del Partito Democratico, la Festa dell’Unità di Bologna.
“A proposito della contestazione dei grillini e dei No Tav questa sera alla Festa dell’Unità di Bologna desidero precisare che si è trattato di un’azione chiaramente provocatoria che solo grazie al tempestivo intervento del servizio d’ordine della Festa, coadiuvato dalle forze dell’ordine, non ha avuto conseguenze”, ha spiegato il responsabile organizzazione della Festa Pd, Raffaele Persiano, “contestatori si sono presentati quando la sala era già gremita, premendo sulle file di gente seduta vicino agli ingressi. I cittadini, spazientiti dall’insistenza fisica e verbale dei contestatori, hanno intimato loro ad alta voce di non disturbare e di andarsene, allontanandoli di fatto dalla sala. Solo in quel momento, di fronte alla sollevazione popolare, il servizio d’ordine è intervenuto frapponendosi fra pubblico in sala e contestatori, invitando questi ultimi ad allontanarsi. Prendiamo atto che, per fare notizia, ancora una volta grillini e No Tav abbiano bisogno di disturbare una tranquilla festa democratica.”