“Non sono contro il web e chi lo dice è un pirla“. E’ chiaro il messaggio che lancia il segretario Pierluigi Bersani appena arrivato a Villanova di Castenaso per battezzare il primo circolo online del partito: “Queste mie teorie non sono contro la rete ma per la rete affinché diventi uno strumento vero di democrazia senza censure. Perché la politica avrà bisogno della rete”.

Continua il tour di Bersani che da Reggio Emilia a Bologna comincia a muovere i primi passi di una campagna elettorale dai toni gia caldi. Se domenica scorsa il segretario del Pd proprio dal palco di Reggio Emilia aveva attaccato il linguaggio della rete spesso fascista e poco portato al dialogo, a Villanova e venuto ad inaugurare il primo circolo online del Pd. Se il web non e tutto, la caccia agli elettori che sembrano fuggire verso il Movimento 5 Stelle e appena cominciata. “sperimentare a Bologna e sempre il posto giusto”, conclude Bersani prima di incamminarei per la Festa dell’Unita di Bologna.

Al centro della discussione ancora i linguaggi fascisti che corrono sulla rete e sui quali Bersani avvisa, anche i militanti devono stare in guardia: “Io saluto questa iniziativa perché possa esprimere che cosa ha in testa il Pd. Io ribadisco la necessità di una riscossa civica e questa comprende anche il linguaggio, perché il linguaggio modifica il pensiero e il pensiero modifica la realtà”. E proseguendo, il segretario grida un “alt” per “mettere un freno a certi linguaggi noi dobbiamo combattere per una buona politica anche nella rete”.

Dichiarazioni importanti che se fatte nella periferia bolognese davanti ad una piccola platea, fanno comunque grande rumore dopo la polemica degli ultimi giorni. A Villanova di Castenaso, frazione alle porte di Bologna i militanti del Partito Democratico hanno dato vita ad un circolo online per poter contrastare, dicono in coro, “i discorsi populisti che trovano facilmente spazio in rete”.

E se i riflettori sono ancora puntati sulla polemica Beppe Grillo contro Partito Democratico, il segretario non dimentica che tra pochi giorni partirà la campagna elettorale per le primarie. Anche se lo sfidante Matteo Renzi sembra voler anticipare i tempi, : affermando di “voler mandare tutti a casa” in caso di vittoria. Ma il leader del Pd invita ad abbassare i toni, almeno fino all’avvio della campagna elettorale vera e propria. “Bisogna capire che non abbiamo ancora fatto le primarie e le regole. Bisogna capire che non sono primarie di partito se Renzi vuole ribaltare il congresso, l’anno prossimo quando ci sarà il congresso avrà la possibilità di farlo”. Ribadisce: “Sono primarie di coalizione aperte per decidere il candidato premier, non per ridisegnare gli equilibri del Pd. Chi vince vince, chi perde perde, anche per un voto. Non deve apparire che stiamo facendo le primarie del Pd, stiamo facendo le primarie per il grande schieramento dei progressisti. Per carità stiamo attenti all’immagine che diamo.”.

Pierluigi Bersani incalzato dai giornalisti bolognesi ha poi commentato la vicenda giudiziaria nella quale è coinvolto il Presidente della Regione Emilia Romagna Vasco Errani, indagato per falso ideologico, allontanando qualunque ipotesi di dimissioni. “È una domanda, – taglia corto il segretario, – da non fare a me, io ho un’idea di Errani che rende la figura totalmente incompatibile con qualsiasi consapevole sgarro alle norme, alla deontologia e all’onestà”.  

Una considerazione  spetta anche al caso Napolitano dopo il dossier Panorama uscito questa mattina: “Ci sono manovre che mirano a ledere il presidio più alto della Repubblica in questo momento. Io dico solo una cosa: si riposino, perché Napolitano non é uomo da inpressionarsi, gli italiani conoscono Napolitano e credo che queste manovre torbide finiranno nel nulla”.

Infine l’alleato/non alleato Pierferdinando Casini: “che io lo abbia arruolato nel centrosinistra è una cosa mai esistita. Non c’è nessunissima rottura”, spiega Bersani ai cronisti. “C’è solo il tentativo, mi rendo conto disperato, di chiarire un equivoco non nato da noi” prosegue Bersani spiegando che il suo compito è “organizzare insieme ad altri il campo del centrosinistra, Casini -continua- cerchera’ di organizzare un campo di centro”. Insomma entrambi “stiamo lavorando per organizzare i campi e metterli in dialogo”. Per quanto riguarda l’augurio di ‘in bocca al lupo’ che Casini stesso gli ha rivolto stamattina proprio da Bologna, Bersani risponde ricambiando con un “anche a lui”. Quanto alla sua linea politica circa la formazione degli schieramenti per il prossimo voto politico nazionale Bersani spiega che la sua richiesta è affinché “il centrosinistra non sia settario, ma si rivolga a tutte le forze anche moderate, democratiche e liberali, che siano saldamente costituzionali, europeiste e abbiano intenzione di contrastare derive populiste, quindi propongo un patto di legislatura”.

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