A poche ore dalla perturbazione pre-autunnale che dovrebbe riassestare la temperatura media estiva, l'allarme dell'Osservatorio geofisico di Luca Lombroso: "Non sono più eventi eccezionali. Il clima cambia e la pianificazione territoriale deve tenerne conto a partire dalla ricostruzione post terremoto"
Quella che sta per concludersi, per Modena, e’ la seconda estate piu’ calda degli ultimi 180 anni. Parola degli esperti dell’Osservatorio geofisico del dipartimento di Ingegneria ‘Enzo Ferrari’ dell’Universita’ degli studi di Modena e Reggio Emilia. La torrida estate 2012 sta, pero’, per lasciare il passo all’arrivo di un repentino cambiamento climatico e al tanto atteso arrivo di piogge.
Dal 31 agosto infatti, spiegano gli esperti modenesi, e’ annunciata l’irruzione di una depressione pre-autunnale con rovesci e temperature massime tra i 23 e i 25 gradi. Intanto pero’ la temperatura media di agosto e’ stata di 28,3 gradi centigradi, pressoche’ analoga alla temperatura media storica di una citta’ come Il Cairo.
L’altra estate da dimenticare fu quella del 2003, quando si registro’ l’agosto piu’ caldo di sempre con una media di 29,4 gradi centigradi. “Vero e’ che nel 2003 – fa notare l’esperto Luca Lombroso – ando’ relativamente peggio, ma questo evento conferma che sono saltati i riferimenti climatici del passato e di conseguenza non possiamo piu’ parlare di eventi eccezionali”. “Il clima cambia e la pianificazione territoriale dovra’ tenerne conto – conclude Lombroso – guardando non solo al passato ma anche al futuro e questo vale ancora di piu’ per la ricostruzione post terremoto“.