“Siamo in una situazione che ormai è allo sfascio. Solo la cassa integrazione e gli ammortizzatori sociali stanno evitando che qualcuno faccia quello che è successo in Libia. Siamo a quei limiti”. C’è amarezza e rabbia nelle parole di Rino Barca, segretario dei metalmeccanici Cisl. La multinazionale svizzera Glencore, che vorrebbe rilevare l’Alcoa, ha confermato l’interesse a discutere della questione chiedendo chiarimenti su tematiche come il costo dell’energia, le condizioni infrastrutturali e ambientali, riservandosi poi di fornire le proprie valutazioni entro una settimana. Un accordo che però non soddisfa operai e sindacati.”Rientrando a casa dovremmo guardare negli occhi i nostri figli e dirgli che forse da domani non avremo il lavoro. E’ una vergogna, la politica si assuma questa responsabilità se non ci sono altre strade. Sono fradicio perché voglio lavorare, vogliamo tenere il lavoro. Siamo sardi duri e testardi per il lavoro, solo per questo”. In una precedente riunione, governo e Regione, avevano concordato modalità per mettere comunque in sicurezza i lavoratori dell’Alcoa e dell’indotto.”L’Alcoa va via? Il governo trovi le soluzioni. Ce le ha le soluzioni per tenere gli impianti in marcia, le tiri fuori. Mettano il culo in una sedia questi politici e trovino le soluzioni per i lavoratori, per i cittadini. E’ una vergogna”