Politica

Mani Pulite, Barani (Nuovo Psi): “Commissione parlamentare per fare luce”

Dopo l'intervista di Gianni De Michelis alla Stampa il Pdl invoca un'inchiesta parlamentare. Boniver: "Sarebbe un importante passo per la ricerca della verità", Gelmini: "Quanto emerso solleva interrogativi anche inquietanti. una Commissione di saggi, di storici indipendenti senz'altro ci vuole"

“Le ultime notizie emerse su Tangentopoli relative ad un possibile coinvolgimento di un Paese alleato come gli Usa e tutto quanto nell’ultimo ventennio si era già appurato, impongono l’istituzione di una commissione parlamentare che faccia finalmente luce su un periodo buio e sciagurato che, in un modo o nell’altro, ha investito le istituzioni italiane a tutti i livelli”. E’ la riflessione di Lucio Barani, deputato del Pdl e segretario del Nuovo Psi dopo le rivelazione dell’ex ministro socialista Gianni De Micheli alla Stampa sulla presunta copertura da parte della Cia del conto Protezione, passato alla storia giudiziaria e non solo per essere il conto che finanziava il partito di Bettino Craxi. “L’ora della verità non è più procrastinabile e mettere un punto fermo su questa dolorosa vicenda si impone come una necessità ancora maggiore alla luce anche degli attuali attacchi di cui è vittima il Quirinale. In ballo c’è la stessa democrazia che non può essere ostaggio di nessuno”.

A Barani si aggiungono i commenti delle pidielline Margheita Boniver e Maristella Gelmini. “Le connection tra il pool di Mani pulite e i servizi americani erano all’epoca oggetto di molte speculazioni ed in alcuni casi anche di ricostruzioni. Dubito comunque che dopo l’intervista postuma di Reginald Bartholomew si possa arrivare ad una veritiera conclusione su una stagione così violenta ed inquietante. Una commissione parlamentare d’inchiesta – sostiene presidente del comitato Schengen – su tutta la vicenda che riguarda la fine della cosiddetta Prima Repubblica sarebbe un importante passo per la ricerca della verita’”. Per l’ex ministro dell’Istruzione: “Quanto emerso solleva interrogativi anche inquietanti. Può e deve offrire allora un’occasione di conoscenza e di verità storica. Sarebbe del resto assai curioso che nel momento in cui denunciamo le deviazioni di una magistratura che a Palermo vorrebbe sostituire la sua controversa prospettiva giudiziaria all’analisi storica, lasciassimo ora libero il campo della ricerca storica su di un periodo che vede oltretutto nascere e consolidarsi il protagonismo dei magistrati. Certo, una Commissione di saggi, di storici indipendenti senz’altro ci vuole”.