Alla tv di Stato cominciano a cadere le teste. Ieri, dopo quelle di due dirigenti del settore acquisti, che in pieno agosto sono stati “gentilmente invitati” a dare le dimissioni, è stata la volta dei vertici della società che raccoglie la pubblicità i cui profitti lasciano a desiderare
In viale Mazzini cominciano a cadere le teste. Ieri, dopo quelle di due dirigenti del settore acquisti, che in pieno agosto sono stati “gentilmente invitati” a dare le dimissioni, è stata la volta dei vertici Sipra. Il prossimo 5 settembre, al cda Rai riunito per la prima volta dopo le ferie, il dg Luigi Gubitosi e la presidente, Anna Maria Tarantola, comunicheranno la decisione di cambiare i vertici della concessionaria di pubblicità della Rai.
A saltare sarà per primo l’amministratore delegato Aldo Reali, in Sipra dall’1984 dopo essere stato prima in Mondadori poi a Rete4, da sempre vicino a Giuliano Adreani, uomo forte Mediaset. Reali è considerato dai nuovi vertici Rai il principale responsabile del buco di bilancio di Sipra. Dopo toccherà probabilmente a Roberto Sergio, il presidente, e al cda della società di cui fa parte anche Mauro Miccio, un ex consigliere Rai da sempre vicino al Cavaliere.
Secondo fonti di viale Mazzini, Gubitosi avrebbe comunicato a Reali la fine del rapporto di fiducia con l’azienda a causa dei risultati negativi: agli ultimi Europei di calcio Sipra si era “dimenticata” di vendere gli spot sui calci di rigore delle semifinali e prima degli Europei, nei primi mesi 2012, la raccolta aveva segnato meno 25% rispetto al meno 10% di Publitalia. I canali digitali che stanno attorno all’1% di share dovrebbero valere sui 30 milioni annui di raccolta pubblicitaria: sembra che arrivino solo attorno ai 10 milioni. I portali Internet della Rai, Rai.it e Rai.tv, quest’ultimo con l’offerta delle dirette via Web e della catch up tv, ossia la possibilità di richiedere programmi dell’ultima settimana, potrebbero portare tra i 15 e i 20 milioni di ricavi pubblicitari, ma ci si ferma a 6. Lo share medio dei nuovi canali digitali Rai inizia a essere vicino al 6%: il loro fatturato potenziale potrebbe stare sui 180 milioni. Più Internet, si arriverebbe sui 200, invece ne è rientrato un terzo.
All’appello sono mancati 130-140 milioni su un fatturato pubblicitario 2011 che è stato di 973 milioni. E su Sipra, che non è “materia editoriale”, Tarantola e Gubitosi hanno deciso in autonomia. Al posto di Reali arriverà un amministratore delegato esterno, mentre alla presidenza dovrebbe essere nominata l’ex dg Lorenza Lei.
Da Il Fatto Quotidiano del 1 settembre 2012