L'associazione di Giorgio Squinzi mette sul piatto l'occupazione promettendo investimenti in ricerca e innovazione solo in cambio di per un alleggerimento della pressione tributaria. Se ne parlerà al tavolo di mercoledì, ma bisognerà fare i conti con Grilli
Un miliardo di euro in sgravi fiscali. Questa, secondo quanto riporta oggi la Repubblica, la richiesta che si prepara ad avanzare la Confindustria al governo in vista dell’incontro di mercoledì prossimo. Risorse che gli industriali vorrebbero fossero liberate attraverso il credito d’imposta per fare investimenti in innovazione e ricerca, con l’obiettivo, sostengono, di ridurre il divario di competitività e aumentare l’occupazione. Ma soprattutto alleggerire il carico fiscale sulle imprese.
E se il ministro del Welfare, Elsa Fornero, indirettamente ha già dato il suo via libera promettendo, via Corriere della Sera, il taglio del cuneo fiscale alle imprese virtuose con i lavoratori. Bisognerà però vedere cosa ne pensa il ministro del Tesoro Vittorio Grilli, che ha come priorità il reperimento di 6 miliardi di euro per evitare il nuovo incremento dell’Iva. Tanto più che Grilli ha già posto il veto alla detassazione degli investimenti infrastrutturali.
D’altro canto sul tavolo del governo ci sono 150 tavoli di negoziato aperti per 180mila lavoratori coinvolti e con almeno 30mila posti che rischiano di saltare. L’associazione guidata da Giorgio Squinzi, tuttavia, ritiene realistico recuperare tra 600 milioni e 1 miliardo grazie alla spending review e al riordino degli incentivi alle imprese, dopo che il consulente Francesco Giavazzi ne ha suggerito l’azzeramento proprio per recuperare 10 miliardi da indirizzare alla riduzione del cuneo fiscale.