Si è ridotta a 16 articoli (dai 27 iniziali) l’ultima bozza – definitiva, si spera – del “decretone” sulla sanità del ministro Renato Balduzzi messa a punto prima dell’esame in Consiglio dei ministri. Scompare la tassa sulle bibite (tanto contestata) restano le norme che limitano gli spot dei giochi, le multe per chi vende sigarette ai minori e il pacchetto di norme sui medici di famiglia e sul governo clinico. Ma torna l’area off limits per sale scommesse e sale giochi vicine alle scuole e ai centri di ritrovo di giovani. Ieri sembrava saltata definitivamente: nel testo di oggi, invece, è stata ridotta da 500 metri di distanza a 200. Restano i super controlli anche e soprattutto sulla pubblicità dei giochi con indicazioni precise sulla effettiva probabilità di vincere e restano i poteri ai sindaci che possono portare anche alla chiusura temporanea delle sale da gioco.

I tecnici del ministero della Salute hanno verificato nelle ultime ore prima del Consiglio dei ministri gli aspetti di costituzionalità, in particolare i requisiti della decretazione d’urgenza, le cui misure devono essere omogenee, specifiche e corrispondenti al titolo. Dubbi erano già stati sollevati in un primo momento dagli altri dicasteri. In queste ultime ore si procede nuovamente a tali verifiche ai più alti livelli istituzionali. I dirigenti dei ministeri nelle ultime settimane avevano sollevato varie questioni di costituzionalità, di merito e di copertura. Il “decretone” anche per questo ha avuto davanti a sé, prima di arrivare in consiglio dei ministri, un lungo percorso a ostacoli con “trattative” e diversi rinvii.

Le altre novità. Altra novità per il capitolo del digitale, che prevede tra l’altro cartelle mediche elettroniche: passa al decreto legge sull’agenda digitale del ministro Corrado Passera, che viaggia in parallelo al decretone Balduzzi. 

Come già anticipato ieri scomparse la tassa sulle bibite, ma il “decretone” inserisce una soglia di presenza di frutta nelle aranciate. E le bevande analcoliche debbano essere commercializzate con un contenuto di succo naturale non inferiore al 20%. Saranno vietati poi pesce e latte crudo nelle mense.

Nella bozza Balduzzi è prevista anche la cessione di immobili ospedalieri da dismettere come possibile forma di pagamento a chi realizza i lavori di ristrutturazione per la messa a norma delle strutture sanitarie del servizio pubblico. La cessione dell’immobile si potrà realizzare per quelle strutture che possono avere un cambiamento di destinazione d’uso.

Niente tetto di spesa individuale per i medici di base, via il fascicolo elettronico, e modifiche alla responsabilità professionale e alla nomina dei dirigenti di struttura complessa. In particolare, per quel che riguarda l’assistenza territoriale e le cure primarie, sono state limate alcune parti, ma la sostanza è rimasta in gran parte la stessa. E’ stato però eliminato il tetto individuale di spesa per il medico di medicina generale. Gli articoli sul fascicolo sanitario elettronico, come ipotizzato, sono stati tolti e molto probabilmente confluiranno nel decreto sull’agenda digitale, mentre più interessanti sono le modifiche sulla responsabilità del medico. Inizialmente si diceva infatti che avrebbe risposto solo di dolo e colpa grave, nel caso avesse seguito linee guida e buone pratiche della comunità scientifica. Adesso invece si dice che la colpa lieve è esclusa solo quando il medico si attenga a linee guida e buona pratiche.

Cambia anche la selezione per gli incarichi di dirigente di struttura complessa, che viene “sregionalizzata”: a farla sarà una commissione composta da tre direttori di struttura complessa nella medesima specialità dell’incarico da conferire, individuati tramite sorteggio da un elenco nazionale costituito dagli elenchi regionali dei direttori di struttura complessa. Al direttore generale sarà presentata una terna di candidati idonei formata sulla base dei migliori punteggi attribuiti. Se il dg non dovesse nominare il candidato con migliore punteggio, dovrà motivare analiticamente la scelta. Per quel che riguarda i farmaci è stata eliminata la norma sulla tutela brevettuale che imponeva di pubblicare in gazzetta ufficiale ogni anno le date di scadenza del brevetto dei farmaci, mentre l’Istituto mediterraneo di ematologia non verrà più soppresso.

In Cdm come decreto legge. Le norme sulla sanità sono arrivate in Consiglio dei ministri sotto forma di decreto legge. Alcune parti su cui erano stati avanzati dubbi di costituzionalità circa la presenza dei requisiti di “necessità e urgenza” sono stati stralciati dal testo. “La portata del provvedimento è più ridotta di quanto inizialmente previsto”. “

Le Regioni ancora contrarie. Le Regioni non sono soddisfatte dell’ultima bozza di quella che da mini-riforma – com’è stata definita nei primi giorni – si sta trasformando in riforma mignon. Con quest’ultima formulazione, spiegano le Regioni, non c’è la possibilità di un accordo. Si punta quindi a un rinvio. Gli assessori ieri hanno allegato alla bozza i loro emendamenti non accolti dal ministero, e da loro valutati come “irrinunciabili”. Punti su cui sarebbero disposti a fare ricorso per incostituzionalità e mancata copertura.

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