Per tutta l'estate il Cavaliere ha evitato i riflettori. Una scelta che potrebbe essere motivata anche dalla crescente difficoltà di nascondere la calvizie: data l'età, gli interventi tricologici sono sempre meno efficaci. E la campagna elettorale si avvicina
Che fine hanno fatto i capelli del Cavaliere? Dopo l’uscita di scena, a metà luglio, quando si presentò – un po’ sovrappeso, a dire il vero- alla festa di compleanno della fedele Catia Polidori, impietosi teleobiettivi sardi lo hanno ripreso ad Olbia, sulla scaletta del suo aereo, l’8 agosto, con una testa coperta solo da una sottile lanugine chiara alla sua sommità e pochi, radi capelli color ruggine ai lati. La domanda è sorta spontanea: ma chi fine ha fatto la “folta” chioma, color cioccolata fusa, che il Cavaliere ha sempre sfoggiato in ogni situazione, anche la più delicata? E dove sono finiti quei ciuffi così disciplinati da non aver accennato neppure un tentativo di movimento quel giorno in cui un pazzo lo fece cadere a terra, sanguinante, dopo averlo colpito con una statuetta del Duomo di Milano? In vacanza, però, quei capelli sembravano spariti.
Poi, invece, ieri, il colpo di scena. O quasi. Tornato a Roma per farsi interrogare dai pm di Palermo ma – soprattutto – per presiedere un acceso vertice del Pdl sulla legge elettorale (che è durato fino a tarda notte), ecco che l’emergenza tricologica berlusconiana è scomparsa. Perchè i capelli in testa il Cavaliere ce li aveva. Solo leggermente un po’ più radi di prima. Ma solo un po’. Certo, qualcosa deve essere accaduto. Tanto che ieri qualcuno dei suoi, un po’ più smagato della media, ha subito puntato il dito contro Pietro Rosati, il mago dei trapianti dei capelli che ha avuto in cura Berlusconi per anni e che, però, “forse non ha proprio fatto bene il suo lavoro…”.
Ma Rosati non c’entra. E’ che il Cavaliere sta invecchiando. E i suoi (pochi) capelli con lui. Così anche le soluzioni estetiche che ha sempre utilizzato, quelle che “colorano” il cuoio capelluto per farlo sembrare uniforme, adesso stentano un po’ a dare il risultato di prima. Anche “lo stress, lo stress”, come giudica Daniela Santanchè, ha fatto la sua parte, ma pare che al momento il Cavaliere non abbia in agenda nessun nuovo intervento di rinfoltimento della chioma in vista delle urne, per quanto abbia sempre associato il vigore della criniera alla sua capacità seduttiva. Chissà che, oltre al nuovo partito, non abbia in mente anche di presentarsi agli italiani con un nuovo look, meno costruito e più spontaneo, “nature” si direbbe, ma chi lo conosce bene – tipo Denis Verdini – scuote la sua (sì, folta) chioma argentea e giura: “lo vedrete tornare più bello e più forte che pria…”. Già, perchè lui non ha certo i problemi di crescita dell’economia come Monti. Ha solo quelli di… “riscrescita”. Stentata, molto stentata, pare. E non solo dei capelli…