“Mi immagino il paradiso come un luogo dove la musica folk incontra la musica blues” e allora, se è così, Mark Knopfler, ex voce e chitarra dei Dire Straits, il suo posto in paradiso l’ha trovato in terra e senza neanche doversi sottoporre a inutili giudizi divini. È uscito il 3 settembre scorso il nuovo disco – un album doppio, cosa inedita per lui dopo averne pubblicati 17 da solista in 35 anni di carriera – che si intitola “Privateering”, corsaro, perché “un corsaro: ecco cosa sono, davvero” ha dichiarato Mark Knopfler presentando il suo ultimo lavoro. Un corsaro che si è impossessato del suo posto in paradiso, perché “Privateering”, composto da 20 brani originali, è un disco dove il folk incontra il blues estendendosi fino al country e al rock, risaltando la forza creativa di un artista il cui straordinario talento è stato – ulteriormente – riconosciuto con un Lifetime Achievement Award agli Ivor Novello di quest’anno.
Il disco si apre con la ballata onirica “Redbud Tree” per proseguire con le cornamuse di “Haul Away” e tutt’a un tratto l’impressione che si ha è quella di trovarsi nella Contea degli Hobbit. Si prosegue con l’electric blues della slide guitar di Gator Blood per poi approdare all’appassionato folk celtico di Kingdom of Gold. “Molte delle mie composizioni sono nate nei luoghi che frequento abitualmente. L’ispirazione non è qualcosa che puoi avere se stai chiuso in casa oppure vai in giro con sei guardie del corpo; quello non è vivere” aveva dichiarato qualche tempo fa durante un’intervista e lui, fedele al suo credo, anche in questo caso ha prodotto un disco i cui testi raccontano storie di personaggi veri, come quella del rude pastore del nord di Yon Two Crows o del presuntuoso giocatore d’azzardo di Hot or What, ma presentano anche situazioni suggestive come la tormentata storia d’amore in una Seattle allagata da una pioggia incessante e le misteriose riflessioni sulla mortalità di Dream OfThe Drowned Submariner.
Suggestiva anche la copertina dell’album, che presenta un furgone ammaccato – ormai sembra una vera e propria tendenza, dopo quello immortalato sul disco “Into the Wild” di Eddie Vedder e di “El Camino” dei Black Keys, entrambi grandi dischi – e un cane arruffato, la scelta è dovuta al fatto – come ricorda Mark – che per un musicista agli inizi, se hai un furgoncino puoi entrare molto più facilmente in un gruppo musicale, “per questo i veicoli delle band hanno avuto sempre un posto speciale nel mio cuore”. Inoltre per lui è stato importante usare un’immagine di questo tipo, perché gli ha permesso di allontanarsi in questo modo dall’iconografia avventuriera del mondo navale… “Per me un uomo in un furgone ha qualcosa in comune con le navi corsare, così come con una fregata, una cannoniera e simili. Quell’uomo è in viaggio, cerca la sua strada, fa quello che deve fare come meglio crede. È di questo che parlo ed è quello che tutti noi cerchiamo di fare”.
Registrato nello studio British Grove dello stesso Knopfler, “Privateering” in fin dei conti può esser considerato come una collezione brillante e profonda di brani suonati in maniera sempre più pacata, introspettiva e intimistica, accompagnato da una band di musicisti che Mark ha raccolto attorno a sé dalla metà degli anni 90 e che comprende Guy Fletcher (tastiere), Richard Bennett (chitarra), Jim Cox (piano), Glenn Worf (basso), Mike McGoldrick (whistle e flauto) e John McCusker (violino) con la recente aggiunta di Ian Thomas (batteria), mentre tra gli special guest spiccano Paul Franklin (pedal steel guitar), Phil Cunningham (fisarmonica) Tim O’Brien (mandolino) e l’emergente Ruth Moody per cui Mark ha avuto parole di elogio: “Ruth è una delle cantautrici migliori sulla scena. Non riesco a fare a meno di ascoltare la sua voce”.
Knopfler, che al momento è impegnato con il “Never ending tour” di Bob Dylan, si esibirà in Italia nel 2013 in sette diverse tappe, offrendo in questo modo agli amanti della musica e ai fan un’occasione imperdibile per vedere dal vivo un grande chitarrista, un ottimo cantautore e ascoltare live un gran bel disco. Il primo concerto ci sarà il 2 maggio al PalaOlimpico di Torino, poi il 3 maggio al Mediolanum Forum di Assago a Milano, il 12 luglio all’Anfiteatro Camerini (Villa Contarini) di Piazzola sul Brenta (Padova), il 13 luglio all’Ippodromo delle Capannelle di Roma nell’ambito del festival Rock in Roma 2013, il 14 luglio a Napoli, il 16 luglio al Teatro Antico di Taormina e il 19 luglio in piazza Napoleone a Lucca per il Summer Festival. Vive le Rock!