Gettiti duplicati e triplicati per centinaia di migliaia di euro a Malalbergo, Bentivoglio, Minerbio e decine di altri paesi della bassa bolognese travolti dalle "gravi sovrastime" presenti sulle nuove tabelle del ministero dell'economia che, comunque, non parla di errori e le conferma. I sindaci infuriati: "Se non sanno fare i conti tornino a scuola. Se invece è tutto vero per noi sarà un disastro"
All’inizio si pensava fosse un errore di stampa, quasi una gaffe tipografica. Invece così non è. Il governo Monti pubblica le nuove stime Imu e mette in ginocchio decine di piccoli comuni in tutta Italia. “Gravi sovrastime”, “conti sballati”, “un errore che sicuramente correggeranno il prima possibile”. Giorni fa tra i sindaci c’era anche chi se la rideva, immaginando un dietrofront quasi istantaneo. Niente di tutto questo. La circolare con le nuove stime Imu pubblicata il 28 agosto dal ministero del’Economia e della Finanza non è stata corretta, e non è detto che lo sarà.
Risultato? I piccoli comuni alla bancarotta, compresi anche quelli colpiti dal terremoto dell’Emilia. Insomma, dopo gli esodati i terremotati. Perché se è vero che il governo dei tecnici ha esentato dal pagamento dell’Imu i cittadini colpiti dal sisma, è anche vero che i loro comuni, se non cambierà qualcosa, saranno letteralmente schiacciati dal peso del bilancio. In queste ore l’Anci sta raccogliendo decine e decine di segnalazioni arrivate da tutta Italia. “Da maggio tentiamo di spiegare al Governo che le stime sul gettito Imu sono sovrastimate di circa un miliardo – spiega Mauro Guerra, Coordinatore nazionale Anci piccoli Comuni – Ci avevano assicurato avrebbero risolto il problema, invece quei numeri sono stati confermati. Il risultato da qui a poco tempo sarà il blocco totale dei pagamenti, il dissesto di bilancio e la chiusura di servizi essenziali. In molti casi nemmeno aumentando al massimo le aliquote sulla prima casa si potrebbe arrivare alle somme richieste da Roma”.
Ecco qualche esempio. A Minerbio, 8mila persone al limite della zona terremotata, dovevano arrivare 800mila euro dal Ministero. Ma non solo il trasferimento è stato annullato, lo Stato ha anche richiesto 1 milione e 800mila euro in più rispetto a quanto previsto dal bilancio comunale. “Tutti soldi che noi ovviamente non abbiamo e che non sappiamo nemmeno dove prendere”, spiega il sindaco Lorenzo Minganti. Un’enormità per un bilancio che non arriva nemmeno a 8 milioni l’anno. “Ne ho parlato giorni fa con gli uffici della Regione Emilia Romagna e anche loro erano interdetti. Spero, anzi ne sono sicuro, che si tratti di un errore. Altrimenti dovremmo letteralmente chiudere tutti i servizi”. Il motivo della stangata esattamente non lo sa nessuno. Si parla di “parametri automatici”, così come di tabelle e riconteggi calati dall’alto nonostante il problema fosse evidente già da tempo.
“Spero vivamente sia una gaffe – spiega il sindaco di Bentivoglio Vladimiro Longhi – altrimenti anche noi non potremmo più spendere nemmeno una lira”. Nella stessa situazione i comuni di Baricella e di Malalbergo, anche loro in zona terremotata. A dare un po’ di numeri ci pensa l’ufficio ragioneria di Bentivoglio: un bilancio di 7 milioni e 3 milioni di euro di Imu da pagare in più del previsto. “Le nuove tabelle sono uscite qualche giorno fa – spiegano i tecnici comunali – ma il blocco dei trasferimenti è immediato”. Al posto dei 2 milioni e 700mila euro di incassi Imu il Governo con le nuove tabelle se ne aspetta quasi sei. Da qui una dura lettera di protesta inviata al Ministero degli Interni, a quello delle Finanze e in copia conoscenza a Vasco Errani, presidente della Regione.
“Il Comune di Bentivoglio – si legge nel documento – a seguito dell’errata stima subisce un azzeramento delle assegnazioni da federalismo municipale e addirittura risulta debitore nei confronti dello Stato di 3.201.692,06 euro. Quando invece le previsioni elaborate dal Comune stimavano a maggio un fondo sperimentale di riequilibrio di circa 750mila euro. In questi giorni – continua la lettera – i Comuni stanno ricevendo il pagamento della metà della terza e ultima rata del Fondo sperimentale di riequilibrio e il Comune di Bentivoglio, come numerosi altri enti, non avrà nessun trasferimento. Cioè significa che da subito quelle stime errate, che si contestano con la presente, producono i loro effetti negativi, costringendo gli Enti ad anticipazioni di cassa e a sostenere consti indebiti”. A dir poco infuriato anche il sindaco di Malalbergo, Massimiliano Vogli. “Ci chiedono oltre tre milioni di euro, più del doppio rispetto a quanto avevamo previsto. Io non so se questo sia davvero il governo dei tecnici, so che forse dovrebbero ritornare a scuola a studiare un po’ di più. O vogliono mandarci tutti in bancarotta?”