“Più che una guerra bilaterale, negli ultimi anni abbiamo vissuto un’offensiva unilaterale e organizzata, a tratti violenta, da parte di una parte di una certa politica nei confronti della magistratura” Così il procuratore titolare dell’inchiesta sulla trattativa Stato-Cosa nostra, Antonino Di Matteo, prima di salire sul palco della Festa del Fatto, ha commentato le critiche arrivate alla procura di Palermo da più fronti. Un’offensiva diretta a “coloro che si ostinano a indagare a 360 gradi” e strumentale alla modifica della legge sulle intercettazioni: “Si vuole trarre spunto dall’attualità, per portare avanti una riforma sulle intercettazioni, di cui non si sente il bisogno. Perché la legge attuale va bene così, basta farla rispettare
Versiliana 2012
Di Matteo: “Critiche per colpire le intercettazioni”
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