Ad Atreju è tutto pronto. Venerdì 14, ore 18.30: “Il destino di un Cavaliere”, il titolo del comizio in cui Berlusconi dovrebbe annunciare la sua quinta discesa in campo davanti ad una folla di giovani pidiellini in festa. Ma c’è un ma: l’incontro rischia di saltare. Il motivo? Sabato l’ex premier è volato in Kenya per passare una settimana nel resort di Briatore, un modo per “ricambiare” la mini-vacanza che il proprietario del Billionaire ha trascorso quest’estate a Villa Certosa. Il rientro del Cavaliere è in programma per giovedì, il giorno prima della festa. Il tempo quindi ci sarebbe. “Sapevamo della vacanza da Briatore e nessuno ci ha mai detto che sarebbe stato un problema”, rivela un dirigente dell’organizzazione giovanile.
Ma al di là delle questioni logistiche, la presenza del presidente del Pdl rimane in bilico soprattutto per motivi politici. Come riportava ieri il Giornale, Berlusconi avrebbe deciso di rinviare l’annuncio della candidatura almeno di un mese. E sa che davanti alle giovani leve del suo partito, per quanto tutte le domande dei militanti siano passate al vaglio del presidente nazionale del movimento under35 Marco Perissa, potrebbe non riuscire a trattenersi. Come fece a giugno quando, davanti ai giovani azzurri riuniti in assemblea a Fiuggi, archiviò le primarie decise dalla Direzione del partito la settimana prima, facendo sapere a tutti di non avere alcuna intenzione di farsi da parte. Perché “sono io il leader dei moderati. Sono ancora io che posso cambiare il Paese”.
E dire che il solerte Alfano aveva già programmato tutto per il gran ritorno. “Mi auguro che Berlusconi durante la festa di Atreju possa sciogliere la riserva”, aveva detto il segretario del Pdl, durante la conferenza stampa di presentazione della kermesse della Giovane Italia. “Potremmo mandare una delegazione di giovani a chiederglielo”, suggeriva, perché “la sua è la migliore candidatura che il Pdl possa esprimere”. Poi però “valuterà lui”.
E il Cav. in queste ore sta valutando. “A noi non è arrivata nessuna smentita, lo aspettiamo a braccia aperte – commenta al Fatto.it un fiducioso Perissa – È possibile che faccia l’annuncio da noi, d’altronde ha tutte le ragioni per candidarsi. Noi di certo glielo chiederemo, se è pronto a tornare. È una domanda troppo attesa, non possiamo non farla”.
I giovani del Pdl, soprattutto di area An, però pongono dei paletti. “Chiediamo le primarie, anche con lui. Perché sono un principio da difendere a prescindere dai nomi. È un modo per riaccendere quel meccanismo di partecipazione popolare che caratterizza il nostro partito. Anche la sua candidatura sarebbe più forte se derivasse da un’investitura del popolo piuttosto che dall’ufficio di presidenza del partito”.
Insomma, nonostante lo scetticismo degli ultimi giorni, i giovani militanti sono convinti che il loro leader venerdì ci sarà. Di certo si sa che alcuni uomini dell’ex premier proprio oggi hanno effettuato un primo sopralluogo al Parco del Celio, dove dovrebbe svolgersi il comizio. Poi, come al solito, deciderà lui.