Il declassamento avverrà nel caso in cui Washington non adotti le necessarie misure per ridurre il livello del debito pubblico rispetto al Pil. Fondamentale per la decisione, le trattative sul bilancio nel 2013
Moody’s minaccia di tagliare il rating degli Usa da tripla A ad Aa1 nel caso in cui Washington non adotti le necessarie misure per ridurre il livello del debito pubblico rispetto al Pil. E’ questo l’esito dell’ultimo report dell’agenzia di rating americana, che in una nota chiarisce come ”le trattative sul bilancio nel 2013 determineranno probabilmente la direzione del rating Aaa con outlook negativo degli Stati Uniti”. Mood’ys sottolinea che “se le trattative porteranno a politiche specifiche che produrranno una stabilizzazione e poi un trend di calo del rapporto debito Pil nel medio termine, il rating probabilmente sarà confermato e l’outlook ritornerà stabile.
Altrimenti scrivono dall’agenzia “se le trattative non produrranno tali politiche, Moody’s si attende un taglio del rating, probabilmente ad Aa1”. L’attuale rating con la tripla A ma con outlook negativo, premia gli Stati Uniti come un paese con la massima affidabilità ma, si legge nella nota, “è probabile che sia mantenuto fino a che non sarà chiaro il risultato delle trattative per il ‘fiscal cliff‘”, ovvero l’aumento delle tasse e il taglio alle spese che scatteranno fra la fine del 2012 e l’inizio del 2013. Proprio nel periodo in cui il nuovo Presidente degli Stati Uniti inizierà il nuovo mandato.
Ad anticipare Moody’s già nell’agosto del 2011 è stata Standard & Poors. L’agenzia ha abbassato il rating degli Stati Uniti per la prima volta nella storia del Paese a seguito dell’esplosione del debito americano (circa 2mila e 300 miliardi di dollari) aggravatosi dopo il cospicuo intervento pubblico post crisi economica. Nel mondo, S&P premia solo 14 Stati con la tripla A.