I poteri forti, Presidenza della Repubblica, Ue, banche (Passera), imprese (Marcegaglia) e Santa Madre Chiesa insistono nel voler espropriare la politica, questa volta tentando di vanificare le elezioni e di imporre un governo Monti bis.
Bersani, sveglia!
“Della politica da caschi blu
dividerem Pd da Pdl!”
Pier ha esclamato con un bel cucù
e risa da slogarsi le mascelle
alla faccia del povero Bersani.
A Chianciano Casini è stato chiaro:
vuol replicare coi democristiani
il governo del bocconiano faro
che brilla più del sol nel firmamento.
Con l’aiuto di Ue e poteri forti
e di Napolitan con l’intervento
a tutti gli italian saranno estorti
la libertà e la democrazia.
Non governa chi vince le elezioni,
ma torna a governar la compagnia
dei superuomini della Bocconi.
Pierferdinando affronta la battaglia
il meglio raccattando sulla piazza,
Bonanni, Passera, la Marcegaglia
e nemmeno Pisanu lo imbarazza.
Emma nel dir: “Son molto emozionata,
amico Pier!” sembra sfiorar l’orgasmo.
“Un Monti donna!” “Anghela è arrivata!”
proclama Buttiglion con entusiasmo.
Passera esalta il proprio sacrificio:
“Quando ti chiama gente come Monti
e il Presidente, agguanti il tuo cilicio,
te lo metti e felice dici: “Pronti!”,
rinunciando alla banca ed ai quattrini”.
Vuol federare tutto quel che trova
il già dc Caltagiron Casini
per la demòcrazia cristiana nuova.
Ha un bel dire Bersani, l’utopista:
“Siam pronti a governare, tocca a noi!”,
scordando la falange democrista
dei bigotti che vivono fra i suoi.
Dopo un successo appena assaporato
e dell’Europa al primo brontolio,
interverrà il Capo dello Stato
col dir: “Che torni Monti, è il mio desio!”
Dal Pd scapperanno i baciapile,
felici di tornar democristiani
e rinforzar del prode Pier le file.
Giunto a quel punto il povero Bersani,
felice d’aver vinto le elezioni,
con sol mezzo Pd si troverà
ad obbedire all’uom della Bocconi.
In quel momento, forse, capirà.