Dopo un anno di stop, la prima elementare di via Paravia torna in piena attività: 21 alunni, di cui 18 di nazionalità straniera, hanno iniziato l’anno scolastico. Tra loro, l’81% è nato in Italia. “Sono piccoli milanesi – sottolinea il vicesindaco di Milano Maria Grazia Guida – la maggior parte, ha frequentato le scuole dell’infanzia del Comune. Vogliamo che la scuola di via Paravia diventi un modello per la città”. E in effetti, sentendo cantare i piccoli alunni durante la cerimonia di inaugurazione dell’anno scolastico, non si sentono differenze nemmeno tra la dizione degli alunni. Lo scorso anno i genitori della zona S.Siro avevano raccolto firme ed erano scesi in piazza, per convincere il provveditorato a far partire la classe prima. Nel dibattito era intervenuto anche il direttore de La Stampa, Mario Calabresi, ex alunno dell’istituto: tutto inutile, perché la classe superava il tetto del 30 per cento di stranieri, imposto dall’allora ministro Gelmini. Quest’anno Milano ci riprova, mentre i genitori si chiedono: “I nostri figli parlano italiano, mangiano cibo italiano. Perché non possono avere la cittadinanza?” di Francesca Martelli