Alla pari dei vari Mr. Blue, Mr.Red, Mr. Brown e via colorando, si stanno attuando sui monitor nazionali le preselezioni dei vari Mister che, un domani, dovranno risolvere i problemi del nostro paese. Allo stato attuale, a differenza del famoso film di Tarantino, i mister nostrani, i problemi li hanno complicati. E, talvolta, creati. Con diverse responsabilità e diversi ruoli, a voler essere onesti, o con nessuna responsabilità per gli ultimi arrivati.

I nostri mister hanno nomi conosciuti. Alfano, Bersani, Casini, Renzi, Di Pietro, Grillo, Vendola, Maroni e via, anche in questo caso, colorando. Essendo un concorso per soli uomini non si voterà una miss. La lotta sarebbe impari (a sfavore degli uomini, of course).

Hanno diverse tonalità di onestà; dal bianco che più bianco non si può al nero pece. Ma sta alla giuria cogliere le diverse sfumature e cercare di evitare, all’Italia, un futuro, “…cui si fa notte innanzi sera”. Oltre alla avvenenza fisica le prove vertono sulla cultura generale e sulla intelligenza. Il parametro di questo ultimo requisito verte su una visione economica di questo paese. E, qui, la scelta, per i giurati, è davvero ardua.

I mister concordano su molte cose; la giustizia è lenta, i soldi non ci sono, l’evasione fiscale va combattuta, bisogna produrre di più, lo stato deve pagare i fornitori, l’Ilva va salvata, e la politica deve ridimensionarsi. Le soluzioni? Concordano anche in questo; la giustizia va riformata, i soldi vanno trovati, l’evasione, appunto, va combattuta, i fornitori pagati e, per l’Ilva, convocato un tavolo tecnico.

I presentatori di queste preselezioni non sono di molto aiuto. Generalmente la domanda fatidica, ci dica come trova i soldi o come riforma la giustizia oppure se si impegna a mettere in galera gli evasori, non viene mai fatta. E anche quando viene fatta la risposta è talmente banale da scoraggiare ogni altro approfondimento.

Quando un mister, raramente accade, non è in accordo scende il silenzio negli studi. E si passa all’argomento successivo.

A questo punto, il giurato torna a ragionare in termini di avvenenza, posto che dall’intelligenza non ha arguito molto. Ed essendo tutti stagionati l’avvenenza si trasforma in una ricerca di sicurezza e di fiducia. Chi ti trasmette maggiore fiducia? Da chi compreresti una automobile usata? A quel tizio daresti, in sposa, tua figlia?

Poi si vota, per fiducia e anche per pigrizia, per mister Italia; anche quest’anno il reginetto lo abbiamo eletto. E’ la democrazia, bellezza. Si fa notte

 P.S. rimpiango Ugo Zatterin

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