Domani si inaugura "Il dono della massa", il primo exhibit interattivo realizzato al mondo sulla particella. Curato dall'Infn, permette di vivere in un ambiente "immersivo" il passaggio da un universo dove le particelle si muovono indistintamente e senza una massa, a un universo dove la massa si forma attraversando un mare invisibile
Il bosone di Higgs, scoperto al Cern di Ginevra con il contributo dei fisici italiani dell’Istituto Nazionale di Fisica Nucleare, è uno dei protagonisti al Festival della Filosofia di Modena. Domani pomeriggio, alle 17 alla Cappella di S. Nicolo’, via Berengario 18, si inaugura “Il dono della massa”, il primo exhibit interattivo realizzato al mondo sul bosone di Higgs. L’exhibit, curato dall’Infn, permette di vivere in un ambiente “immersivo” (grazie a tecnologie digitali si crea uno spazio nel quale uno o più utenti sperimentano situazioni di stimolazione percettiva) il campo di Higgs. Uno delle tante immagini usate per descrivere la particella di Dio.
Camminando su una pedana verso lo schermo si vede il proprio corpo trasformarsi. Informe e volatile all’inizio, acquisisce progressivamente consistenza e forma. Alla fine di questa trasformazione immaginaria è possibile riconoscere la sagoma e i movimenti del proprio corpo. Lo stesso giorno, ma alle ore 21 in piazza Grande a Modena, si terrà una conferenza su “La materializzazione dell’Universo. Meccanismo di Higgs e principio antropico”, un dibattito moderato dal direttore de Le Scienze, Marco Cattaneo, che ha come protagonisti due grandi fisici teorici: Andrei Linde, della Stanford University, membro della “National Academy of Sciences” e della “American Academy of Arts and Sciences”, e Antonio Masiero dell’Università di Padova, vicepresidente dell’Istituto Nazionale di Fisica Nucleare.